J. Marsala Marsala 2019 - Psichedelia, Industrial, Ambient

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Un’amalgama sonora poliforme e affascinante fatta di atmosfere rarefatte e suoni dilatati

Il percorso sonoro che porta alla costruzione dell’album omonimo di J.Marsala è quello di generare un coinvolgimento emotivo da interiorizzare ed esplorare.
Nei sette brani che lo compongono infatti, si viene messi nella condizione di immergersi completamente ed incessantemente dentro un’amalgama sonora poliforme e affascinante, di ambientarsi in maniera naturale e spontanea fino a riconoscere e sapersi orientare tra i diversi strati di cui è composta.

Il suono di Marsala non è però un’entità astratta e priva di anima ma un paesaggio vivo e complesso e che, seppure indefinito, possiede una forte identità. Attraverso atmosfere rarefatte e suoni dilatati infatti, l’artista disegna sonorità che riescono ad essere fuori dal tempo perché se da un lato appaiono estremamente urbane, moderne e futuristiche, dall’altro ricordano suoni arcaici e ambientazioni popolari: il folk estremizzato di “Wide Open Wound”, o il martellante incedere di “Sipario” sono in questo senso gli esempi più rappresentativi.

Difficile da inquadrare in schemi predefiniti, l’obiettivo di J.Marsala è quello di coinvolgere e sedurre attraverso trame ipnotiche e scenari psichedelici, in una suggestiva sperimentazione che riesce ad appassionare lasciando l’ascoltatore non perfettamente cosciente di quello che è successo.

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La recensione Marsala di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-05-20 22:02:15

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