Cosmorama [Abruzzo] s/t 2005 - Pop, Indie

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Musicalmente, l’Abruzzo mi ha sempre ben disposto, memore come sono dei soavissimi britpoppers Giuliodorme affogati nell’indifferenza italiota una decina d’anni fa. E poi, in Abruzzo ha sede il fan club nazionale di Smiths e Oasis. E poi, “La guerra degli Antò” di Silvia Balestra! Come dimenticare? Ah, dolci ricordi d’un tempo che furono, tanto per fare il barbogeno.

Tutto questo per dire che mi sono accinto più che favorevolmente all’ascolto di questo demo di Cosmorama, bel nome sotto cui si nasconde colui che nella vita reale si fa chiamare Alessio Marianacci . e che mi dice di essere stato influenzato da Pavement, Sebadoh, Beach boys, Elvis Costello, Fugazi, Sonic Youth, i Sixties, l’estetica pop, a conferma del fatto che l’Abruzzo è terra sorella. Alessio poi mi scrive di non essere musicista di primo pelo: era nella prima formazione del Santo Niente (il capo è un altro abruzzese…) e si è fatto aiutare per l’arrangiamento dei brani da quell’Alessio Natalizia che ora suona nei madami Discodrive.

Il risultato è una manciata di canzoni poppettare sicuramente sbarazzine e lo-fi, che pur essendo distanti anni luce per genere dal beat italiano ne conservano il profumo della scanzonata ingenuità. Fatto sta che, come è come non è, il risultato non mi convince appieno, pur nei ripetuti ascolti. Direi che c’è una bella idea di base, ma non è ancora realizzata bene. “Luci al neon”, in questo senso, pare più compiuta, con un arrangiamento più corposo che appesantisce al punto giusto le melodie groovy (pare un controsenso ma è così) e appiccicose del finale, che mi ricordano qualcosetta di Amerigo Verardi, la cui influenza peraltro spunticchia qua e là. Sotto, dai.

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La recensione s/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-08-27 00:00:00

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