The Flamingz Born in the Swamp 2020 - Rock'n'roll, Punk, Country

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Nervosi e imperiosi, The Flamingz presentano un disco punk-rock che picchia duroe

Born in the swamp” è l’album d’esordio di una band padovana, The Flamingz, che vive e si riproduce intorno ai suoni di contrabbasso, chitarra, batteria, voci e idee. È un disco che segnala una creatività applicata al punk-rock con tocchi blues e country in un micidiale intruglio fatto di precisione, dinamica, potenza. The Flamingz confermano l’incandescente potenza dei loro crescendo ritmici e tutti i dieci brani grondano energia. Nervosi, imperiosi, non cercano scorciatoie o compromessi per comunicare; occorre starli a sentire senza aspettarsi solleticanti armonie, disposti a sopportare il peso quasi fisico dei loro forti e fortissimo, a decifrare gli enigmatici palpiti dei testi nel buio delle tenebre.

Turbolenze già in fase di decollo ascoltando “(I) was Born To Die”: l’annuncio di una imminente esplosione in un deserto, ad ispirare visioni lisergiche e ad evocare pesanti impasti ritmici. Suoni distorti e aggressivi anche nei successivi “What do you say”, “Wtdltb”, “Shake & Strain” dove la band ribadisce con convinzione la propria personalità sonora iniettando forti dosi di punk-rock. Una robusta base musicale fuoriesce in “Lonesome Valley” e “Pogo The Clown”, un sound granitico compare in “Out of time” e “Mad Daddy”. E ancora bordate elettriche nell’estenuante finale del disco con i due pezzi conclusivi (“Just for fun”, “Kwauh!”).

Born in the swamp” è un elettrocardiogramma sotto sforzo, si suda e si fa fatica a riprender fiato. Il disco picchia duro con energia abrasiva. Poco adatto ai cuori sensibili.

 

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La recensione Born in the Swamp di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-04-12 18:48:24

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