Unruly Girls Epidemic 2020 - Lo-Fi, Electro, Garage

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Elettronica acida a caratterizzate il nuovo disco di Unruly Girls. Più che una selezione di brani, un viaggio che celebra la musica.

Due anime che incrociano il proprio retaggio artistico e creano musica, dividendo in fasi distinte la composizione e la dimensione live: è impostato così il progetto Unruly Girls, moniker dietro il quale ci sono le menti di Luigi Limongelli e Luca Zotti. A circa tre anni di distanza dall'esordio in studio, arriva il secondo capitolo discografico intitolato “Epidemic”, per la neonata label Dirty Beach Recs.

Tredici tracce che inscenano una coltre nebbia fatta di riverberi, suoni industrial e drum machines: il diffondersi della musica come epidemia (di questo periodo, è quanto di meglio possiamo augurarci) celebrato attraverso suoni grezzi, quasi da definire primordiali. L'ascolto corposo può essere quasi congiunto in un singolo flusso sonoro, in forma da dj-set: il duo beneventano è molto abile a gestire con efficacia i saliscendi emotivi e di ritmo regalando la sensazione che il filo conduttore dei brani mantenga sempre la stessa tensione, senza calare per un secondo di efficacia.

Un album che viaggia ed a sua volta fa viaggiare l'ascoltatore, lo accompagna in questa selva oscura per celebrare, ogni singola volta, un percorso personale diverso: in “Youth Barbarism” vedo (e sento) un cerchio che si chiude, perché il nome del progetto prende ispirazione direttamente dal testo di “Barbarism Begins At Home” degli Smiths. Nonostante il significato letterale del nome, la realtà parla di creatività e disciplina che arriva dalla zona del Sannio e può propagarsi in modo convincente per tutta Italia, e non solo.

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La recensione Epidemic di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-04-28 12:48:12

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