Neo [Lazio] La quinta essenza della mediocrità 2005 - Jazz

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I Neo sono un terzetto di jazz-rock (molto jazz e poco rock) che trae la propria linfa creativa dagli esperimenti d’avanguardia che artisti come John Zorn, Fred Frith, i nostri Zu, ecc. hanno compiuto sulle strutture oblique e sulla commistione di generi. Il loro disco propone 13 tracce arzigogolate in questa direzione, coniugando dinamiche isteriche, una esecuzione precisa e una serie di rimandi ai nomi più importanti che negli anni si sono cimentati in questo ambito. Oltre a quelli sopra esposti, vale la pena di segnalare anche i nomi di James Chance (in “Sunday Morning”), Captain Beefheart (“Criminea”), Storm and Stress (“E se tutto quello che vedi”), i Mr. Bungle di Mike Patton (“Via Monumento”), il Frank Zappa del periodo jazz (“La giornata della gioventù”) e tanti altri ancora. C’è pure una simil-cover di “Summertime” (“An Unsane Blues for Un happy Beast”).

Tanto preparati tecnicamente, quanto epigoni a livello creativo, i Neo meritano di certo un ascolto, soprattutto per l’ampiezza dei loro orizzonti e per lo spirito deciso con cui cercano di apprendere e superare la lezione dei loro maestri. Nel cd è presente inoltre, come bonus, anche una traccia video.

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La recensione La quinta essenza della mediocrità di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-10-27 00:00:00

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