I Last December, in questo breve lavoro, propongono uno stile che intreccia influenze di un rock più o meno pesante con passaggi che ricordano un punk-rock poco cattivo e parecchio melodioso. La ricetta all’apparenza parrebbe anche interessante, i risultati, purtroppo, lo sono meno.
La caratteristica che si può trovare lungo le tre tracce è fondamentalmente una: la prevedibilità. Gli intrecci descritti due righe sopra sanno di già sentito e i primi due brani scorrono via senza sussulti, su binari conosciuti.
Il gruppo, sia chiaro, suona bene: apparentemente niente sbavature, una voce non perfetta ma comunque interessante. Il problema sono proprio i pezzi. In particolare l’ultimo, in cui la miscela musicale raggiunge la sua (involontaria?) apoteosi con un pezzo decisamente tamarro (termine iper-tecnico) in odore di Bon Jovi dei tempi che furono.
Ricapitolando: le potenzialità sembrano esserci, la sostanza no.
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La recensione Streets Of Rage di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-12-27 00:00:00
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