IG (Gianni Maroccolo e Ivana Gatti) Il Linguaggio Delle Murene 2006 -

Il Linguaggio Delle Murene precedente precedente

Inserisco il cd - "in vendita solo on line sul sito di Maroccolo e di Ala Bianca" - nel lettore e sbigottisco. Perchè la prima traccia del nuovo singolo di Ivana Gatti e Gianni Maroccolo, "Il Linguaggio delle Murene", è un pezzo da Sanremo. Si, si, avete letto bene. Da Sanremo. Certo, non la Sanremo di Gigi D'Alessio e della sua protegè Anna Tatangelo, ma Sanremo. E' un pezzo che vedrei bene cantato da Anna Oxa in uno dei suoi trip etnici. Un pezzo buono per Radio Italia. Quel che è peggio, dieci anni fa. Il che non lo rende neppure commerciabile.

Melodie facili, anzi facilissime e banali, una spruzzatina di elettronica, due o tre svisate etniche nel ritornello et voilà, les jeux son faits. "Io non so chi sei tu", canta Ivana Gatti nel refrain. E sono io che me lo chiedo, visto che per lungo tempo Maroccolo è stato un'istituzione del rock italiano. Mi consolo col fatto che testo e musica sono intera responsabilità di Ivana Gatti.

Cerco di superare lo sconforto per la tracimazione di quella vena "facile" che s'intuiva già in "Resta" e passo al secondo brano. "Ancora Mordo Onde Regolari Ermetiche", acronimo per "amore". Qui Maroccolo mette mano anche alle musiche e la differenza si sente. Elettronica all'inizio sulla scia dei Lali Puna, con qualche ricordo trip hop anni 90 che man mano che il brano avanza (Tricky, direi) si fa sempre più in primo piano. Davvero niente male, anche se nulla di nuovo sotto il sole. Forse la vicinanza con la title track regala anche qualcosa di più di quel che meriterebbe al brano, che comunque è bello. Quello che non mi spiego è l'acronimo: cioè, nel pezzo si parla d'amore, ma non nei termini che il titolo indicherebbe, se non per ermetiche (quelle si) associazioni che mi sfuggono e che giudico troppo bizantine per indagare ulteriormente.

Terzo brano, "Don'Cry For Me Carcina". Si tratta di Villa Carcina, Val Trompia, provincia di Brescia, patria di Ivana Gatti. Eh vabbè. Sorvolando sul sorridente calembour, il pezzo non è male, anche se anch'esso datato, negli stessi termini di quello di prima. Si conclude con il video de "Il Linguaggio delle Murene", visivamente bello.

Dopo una decina di ascolti e riascolti, è tempo di somme. Lo so, io son sempre la voce fuori dal coro. In Italia, come si evoca il nome di Maroccolo è tutto uno scappellarsi e inchinarsi. E per il suo passato, sono il primo a farlo. Però a me questa operazione non convince del tutto. Non riesco a capire dove andrà a parare, e i segnali lanciati da "Il Linguaggio delle Murene" son contrastanti: la title track che suggerisce pericolose cadute di gusto, e le due B-side (eh, tanti anni fa si diceva così) di buona fattura, ma di linguaggio ormai piuttosto datato. Certo, meglio la seconda ipotesi che la prima. E penso anche agli anni che passano e alla difficoltà di trovare un linguaggio svincolato dalle mode e dai nuovi linguaggi, ma che sappia essere classico. Strada necessaria, ma difficile, per l'appunto. Auguri.

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La recensione Il Linguaggio Delle Murene di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-07-28 00:00:00

COMMENTI (4)

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  • re 18 anni fa Rispondi

    mai sostenuto che tu lo pretenda... però dai, "qualcosa" (è un eufemismo simpaticamante riduttivo) di "nuovo e/o innovativo" mi sa che lo hai fatto (e tanto), nella tua carriera, no?



    a me sì, e non capisco come si faccia a prenderla come una cosa brutta... quando uno ha fatto quel che hai fatto tu mi pare il minimo, senza per questo congelarti in un museo... io mi scappello e inchino anche per molto meno...



    spero che non mi imputi anche questa... non ho mai scritto questo...



    vedi, non ho mai sostenuto questo. Non l'ho scritto. Non l'ho mai pensato. Che io "abbia la puzzetta sotto il naso" in questi termini è un'idea tua, legittima ma infondata. Al contrario, a me piace il semplice, quando lo trovo - secondo i miei gusti personali - azzeccato. Se avessi letto altre mie recensioni - cosa prescidibilissima, visto che ci sono cose ben più importanti nella vita da fare che leggere me - lo sapresti.
    Purtroppo per questo ep non trovo il semplice azzeccato. Questo non toglie che magari l'album mi farà gridare al miracolo.



    E non ci sarebbe nulla di male, in sè. ma se mi fai un pezzo che a me - e sbaglierò, e mettiamolo in promo digitale, allora , per sputtanarmi - sembra da Sanremo, sono anche libero di dire che non mi piace.



    e anche su questo hai ragionissima. Però quando uno ha fatto quel che hai fatto tu, lo è, volente o nolente. Invece mi pare bello che tu non voglia essere congelato in questo ruolo. Credevo che le ultime righe della recensione facessero capire che nell'ep e nel progetto IG vedo proprio questo sincero sforzo. Anche se nell'ep in questione non è approdato a risultati (almeno per la title track, gli altri due pezzi non sono male) che mi piacciono. Ma ti ricordo che c'era gente che ha rifiutato il contratto ai Beatles.



    e no. questo non l'ho scritto. Anzi. i Lali Puna non sono "tempi della pietra".



    e io questo ho scritto



    grazie



    spero di averti chiarito che non c'era e non c'è mai stata. Se invece la trovi in altre cose che non ho colto, spiegami.



    Anche a te.
    renzo

  • utente0 18 anni fa Rispondi

    con la massima serenità ...
    Mai preteso di essere portatore di qualcosa "nuovo e/o innovativo" ... che poi vi siano fiumane di persone che si scappellano e si inchinano al sottoscritto beh, lo pensi tu, a me non risulta.
    Riguardo a chi si sente di avere gettato via i soldi, scriva a :marok@giannimaroccolo.com, sarà prontamente rimborsato.
    Non discuto i gusti, ci mancherebbe, ma la puzzetta sotto il naso ormai di chi crede che "semplice" equivalga a banale beh ... quella si chè "sotia davvero datata". E' probabile che il sottoscritto si sia davvero rotto di fare rock e di essere considerato un' istituzione, che sia pure rimasto ai tempi della pietra. Ci stà ... Ig è puro work in progress alla ricerca di una sua ragion d'essere ... con tutti i pregi e i difetti di un progetto che sta muovendo i primi passi.
    Con la più sincera umiltà di chi sta inziando un percorso accetto la tua critica sincera ... la puzzetta sotto il naso, onestamente, meno.
    Un abbraccione. Marok

  • utente0 18 anni fa Rispondi

    D'accordo con Renzo. Forse Maroccolo per qualche tempo farebbe bene a fermarsi e guardarsi un attimo in giro.

  • utente0 18 anni fa Rispondi

    vero! fa skifo! soldi buttati! NON LO COMPRATE! ciao!