Blumenberg 67 Riflettere, Senza Pensarci 2006 - Cantautoriale, Pop, Noise

Riflettere, Senza Pensarci precedente precedente

Terza prova per i romani Blumenberg67, dopo i già lodati “Esmiaen” e “…Se Ci Ripensa”. Le radici Smashing Pumpkins e dEUS paiono ormai metabolizzate. Innestate come sono con tralci Elliott Smith (certi guizzi della melodia di “Debole Debole”) e Nick Cave ("Noir (Must Fall)”, dove è pure citato l’Oscuro Australiano), e con i nuovi acquisti Giulia Tripoti alla voce e Leonardo Livecchi al violino, finiscono col produrre un'originale e moderna canzone d’autore, d’ascendenza anglosassone.

Le nuove canzoni dei Blumenberg67 animano un pop colto, sempre in bilico tra già sentito e soluzione “stravagante”, quel colpo di dadi che le salva e le rende gradevoli ed interessanti, non radiofoniche (nonostante la bella voce di Giulia Tripoti lo sia), ma orecchiabili e insieme mai banali. I testi sono un punto d’originalità e di debolezza insieme. Troppo intellettuali per essere coinvolgenti, raccontano storie un po’ oniriche un po’ surreali, tipo la serie di incisioni “Un guanto” di Max Klinger, che non a caso ispirò anche una canzone di De Gregori una decina d’anni fa. Non cito De Gregori a caso: è parte di una certa tradizione pop ermetica tutta romana che parte con lui e il Banco del Mutuo Soccorso negli anni 70, prosegue negli 80 con I Petali del Cariglione, nei 90 con Max Gazzè, ed evidentemente ha uno dei suoi punti d’approdo attuali proprio nei Blumenberg67. Storie suggestive, ma che a tratti sembrano un saggio lacaniano. Insomma, ancora qualcosa da mettere a fuoco.

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La recensione Riflettere, Senza Pensarci di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-01-16 00:00:00

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