The Afterglow Decalogue Of Modern Life 2006 - Rock, Pop

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Siamo all’inizio di un nuovo anno in cui, cambierà tutto. Come sempre. E ci serviranno delle nuove mappe, cognitive e topografiche, per non perderci tra le luci inutili del mercato vita. E ci serviranno pure delle canzoni. Per l’esattezza dieci. A ricordarci quello che è stato. A insegnarci ad affrontare questa follia postmoderna con le dovute password. Senza farsi bloccare l’account.

Tra ricerca estetica e ricordo, rock americano e brit-pop, Stone Temple Pilots senza eroina e Oasis senza le litigate. Meno maledetti e meno impressionanti (e impressionabili) dei suddetti, ma comunque tecnici, bravi, melodici e alla fine piacevoli. Come lunghe cavalcate in grandi spazi che non esistono più. E nell’oggi, piccolo e caotico, un po’ di spazio serve sempre. “Decalogue of Modern Life” ne regala parecchio, e di speciale. Sta tutto in qualche mega: quando serve, basta premere play per non farsi schiacciare dal barbaro e frettoloso zeitgeist, riuscendo a scivolarci sopra con una naturalezza pop-rock che asciuga anche il moralismo (da manuale) trasudato dal titolo del CD. In sostanza, questo è un buon prodotto a innovazione zero e qualità a mille (magari 900, dai), in cui l’impronta mainstream del suono e della confezione si sente forse troppo, ma chissenefrega. La buona musica è buona musica comunque. E questa, anche se non mi fa strappare i capelli, è buona musica.

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La recensione Decalogue Of Modern Life di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-03-01 00:00:00

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