Vanvera (Mauro Vacca) A wish upon a scar 2007 - Cantautoriale, Rock, Noise

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Quando il battito, nel suo caldo e denso pulsare, si traduce in musica, quando lo scorrere di fluide consistenze percorre gli angoli più scuri, per maltrattarli, distruggerli e poi inondarli di nuova luce, ecco allora “A wish upon a scar”. Vanvera parla con le viscere di chi l’ascolta, le attraversa, facendole proprie. Risveglia in esse ciò che poteva essersi assopito, ricordando quanto sia intensa e coinvolgente la passione. Quanto essa possa essere travolgente e distruttiva. Infrange e scuote, pervade, nutre e distrugge. Come scariche elettriche cupe e profonde, la musica di Vanvera punta dritto allo stomaco, per poi espandersi nel sangue, nei nervi, annientare la mente e decretare la vittoria dell’istinto e delle sensazioni. È il cuore a vincere, è lui a decidere su tutti, trascinando ora in un ritmo accelerato, ora rallentando il tiro e profondendo calore dolce e confortante.

Queste sono murder ballads interpretate da una voce oscura vicina al gusto della Bad Seeds. Una voce fuori dal comune che sembra rivelare lacerazioni interiori e che, al contempo, lacera (su tutte la magnetica “Emma, am I a hyena?”).

Vanvera suona tutto da solo, fatta eccezione per il basso di “Emma, am I a hyena?” e per la chitarra di “Haunt”, entrambi opera di Giorgio Canali, dimostrandosi polistrumentista e musicista abile tanto nelle ballate più aspre, quanto in quelle dotate di una dolcezza rara, come “Tangly hay” e “The pros and the cons”. Altre volte sembra ispirarsi ai vecchi bluesmen del Delta, proiettandosi nella terra di quegli altri con un pizzico di ironia e diventando così una sorta di cantastorie di trame circolari e ripetitive, come avviene in “Duncan and Mary”.

Insomma, “A wish upon a scar” è un disco pieno e articolato, un disco di cui ci si innamora, fin dal primo ascolto.

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La recensione A wish upon a scar di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-11-19 00:00:00

COMMENTI (1)

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  • soundverite 17 anni fa Rispondi

    album veramente riuscito. gran bella sorpresa.