Runes Order X: Final Solution! 2007 - Industrial, Dark

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Il più luminescente dei soli che pervade la tua stanza in un tranquillo sabato mattina non potrebbe rassicurarti più di tanto sulle note oscure e orrorifiche di “X: Final Solution!” dei Runes Order. I primi sessanta secondi di “Delerium”, da soli, sparati in cuffia a volume lobotomico, ti farebbero sentire solo e in pericolo di vita persino in mezzo alla folla di Piazza San Pietro durante la domenica dell’Angelus!

Tolgono il respiro, senza mezze misure, le quindici tracce di quello che rappresenta a tutti gli effetti il congedo ufficiale di Claudio Dondo dal progetto Runes Order, da lui fondato nel lontano 1993. Voci dall’oltretomba, suoni lancinanti, elettroniche claustrofobiche, effettistica corrosiva che sfiancherebbero nell’animo anche l’ascoltatore più coraggioso. Un po’ come grattare via il famoso muro, orribilmente affrescato, nella villa maledetta di “Profondo Rosso”, ma senza la possibilità di accendere la luce per sdrammatizzare con una birra fresca e due patatine. No! Qui c’è solo panico, terrore, alienazione, profumo di morte e stati ansiogeni portati all’ennesima potenza da una frenetica corsa ansimante tra i corridoi bui e infiniti di una casa abbandonata, tra statue sfigurate che ridono in procinto di strapparti la lingua.

Nell’oscurità la grandezza: un gran lavoro di suoni e arrangiamenti votati ad una certosina armonizzazione di horror-prog anni ‘70 (Goblin, Simonetti) electro-dark di matrice italiana (Kirlian Camera e Monumentum) e cosmiche avanguardie tedesche del trentennio passato (Tangerine Dream su tutti).

Dark-ambient di qualità sopraffina. Terrificante di giorno, vivamente sconsigliato per la notte.

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La recensione X: Final Solution! di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-12-18 00:00:00

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