Compilation Bit Beat 2007 - Elettronica

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Architettura tutta a 8 bit per la compilation di micromusic prodotta da ToloseLaTrack

Architettura tutta a 8 bit per la compilation di micromusic prodotta da ToloseLaTrack grazie al contributo virtuale del portale www.8-b.it.

"Bit Beat" si fa in un qual senso portavoce del fenomeno del low-tech (vicino a un’avanguardia che s’interroga sui limiti), in quanto raccoglie micromusicisti da Torino alla Sicilia scannerizzando tutta la scena italiana a riguardo. Già un ottimo motivo per procurarsela. Fighi A Smile for Timbuctù, Atari, Dj Minaccia, Dr Bit, Eeckheart della cui cassetta avevo già parlato, Lamette, Lo-lo, Micropupazzo, Pira666, Rocktone Rebel. Vagano dai glitch aphextwiniani, alla spazialità di Ikue Mori e il suo noise, al big beat più agglomerato, a un che di electroclash. Interessante l’anticonformismo che gioca partendo dal piccolo: vecchie console, Gameboy o giocattoli di seconda mano, Nanoloop, Commodore attraverso game music chiptune e circuit bending. La teoria del caos elettrodigitale. Interessante che il low-tech sfrutti i videogiochi e ne manipoli i suoni per ricavarne qualcosa di personale, anche se, in definitiva, ciò sta a significare che ci sono entrati nel sangue. Al contrario dell’affermazione di Kristian Wilson (Nintendo inc., 1989) - “I video giochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione, staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva” - stiamo ricreando la stessa musica che esce dai videogiochi. Perciò con Bit Beat viene da chiedersi: cosa sto ascoltando?

Non il pc che va in down, ma dei ragazzacci che forse esausti dell’uso dei software ultima generazione per dj lo prendono per i fondelli usando vecchi videogiochi in maniera quasi vintage e disposofobica, e ottengono personalità dalle macchine facendole morire come scopo e facendole vivere solo come mezzo. Gli artisti che ci sono riusciti hanno completato il puzzle. Anche se poi c’è il sospetto e il rischio che diventi una moda, ma questo è un altro affare.

Dato per sicuro che io a un contest 8 bit ci vado di corsa, se non altro per le atmosfere sale videogiochi anni ‘80 e lo strippo e la soddisfazione che ci si fa scherno dei videogiochi, non vorrei uscirne con il tipico malditesta da pistole roboanti, perché Reinventate tutto, ma reinventatelo bello. Quindi apprezzo chi ha sperimentato con un minimo di ricerca estetica. In conclusione, una compilation 8 bit che sonda momenti elettrodigitali irripetibili e introvabili, di quel sottobosco espanso e diversamente connettivo che diventerà una foresta, provvista di favolose liste degli strumenti usati e dei videogame preferiti. Precipitatevi a scoprire come si disturba il sistema. E poi buttatevi al Bit Beat Party a Roma.

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La recensione Bit Beat di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-11-29 00:00:00

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