Sundance Capoeira A low choice Ep 2008 - Post-Rock

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In questi pomeriggi dai cieli grigi, i Sundance Capoeira mi fanno compagnia e fanno scivolare lentamente le mie giornate buie. Guardando gli alberi spogli fuori dalla mia finestra aspetto che quel grigio nel cielo cada sotto forma di neve, e venga a ripulire i miei dolori. Le sei tracce dell'ep di debutto di questi emiliani lo-fi mi riportano alla mente suoni soffici, i fiati delicati alla Jaga Jazzist, e voci che si insinuano in tessiture elettroniche di stampo Morr Music, tutto ben collaudato e suonato, con una registrazione da cameretta e per cameretta che rende tutto ancora più pregevole e incontaminato.

I Sundance Capoeira entrano nel territorio del post rock con la saggezza di chi già ha calcato il suo suolo – Mirko Venturelli suona nei Giardini di Mirò, Mauro Buratti ne Il Nucleo - sapendo perfettamente quali corde andare a toccare e come muovere le trame della tessitura melodica. Probabilmente queste sei tracce non cambieranno la storia del genere, ma si inseriscono senza dubbio in quella sfera di rock emozionale, che riesce ad aquietare gli animi scossi e grevi con la delicatezza della voce di Karin, e la grazia melodica delle musiche melanconiche dei Sundance, creando dei microcosmi entro cui lasciarsi andare. Una nota a parte merita il packaging originale ed elegante, con tanto di foto che ben riescono a rispecchiare il mood del lavoro.

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La recensione A low choice Ep di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-01-27 00:00:00

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