Artificial Wish Shame 2008 - Metal, Screamo

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Sonorità caratterizzate da strumenti suonati con piglio metal, attacchi di isterismo, ritornelli sgangherati e melodie che crollano su sè stesse come castelli di carta appena si cerca di afferrarle: questi gli elementi caratterizzanti gli Artificial Wish, giovane band veneziana che dopo due anni di gestazione musicale pubblica il primo Ep d'esordio "Shame". Registrati presso gli Hate Studios, questi quattro brani che non superano i quindici minuti d'ascolto fanno della potenza nella sezione ritmica il loro migliore biglietto da visita. Distorti, sfregiati, cupi e ossessivi: la band urla e anella riff pesanti che ben sostengono la rotta screamo. La partitura è da classici dell'heavy come gli Iron Maiden, ma l'elemento di melodicità dà un movimento interessante al suono, sbilanciandolo in territori emo-core, che risultano oggi però un pò malconci.

C'è un sostrato inespresso che aspetta di avere una forma migliore, auspicio che si spera assumi corporeità nel primo long-playing della band, verrà licenziato nei prossimi mesi.

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La recensione Shame di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-10-13 00:00:00

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