Francesco La Barbera Le isole dell'estate 2008 - Jazz

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Tre bellissimi minuti, quelli che ti regala la title-track. Solo chitarre, contrabbasso e un lieve canticchiare in sottofondo. Essere orecchiabili senza banalizzare e togliere al jazz ogni patina di ricercatezza: questo il compito che Francesco La Barbera vuole seguire per tutto il disco. La seconda traccia, "Amberle" racconta un dolce risveglio mentre "The ending summer" ti spinge dentro la frenesia di una giornata che alterna momenti di corsa e poi di stasi. Il jazz diventa uno strumento per descrivere la quotidianità. Ma il fatto di far sconfinare questo genere musicale in un ambito più "pop" implica una notevole tecnica da parte del Nostro. Le sue dita scorrono avide sulle corde: pizzicati, arpeggi, tanti rivolti... Dietro l'immediatezza di questi undici brani c'è un lavoro invidiabile.

Imperdibili "Lady Margareth", "Il giorno buono" e "Spring", degna chiusura di un cd splendido. Francesco La Barbera è semplicemente fenomenale.

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La recensione Le isole dell'estate di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-01-12 00:00:00

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