Foo Fighters a Cesena, il racconto del giorno dopo

"Vedere quella contentezza, una cosa devastante e nutriente": il racconto del concerto dei Foo Fighters a Cesena

- foto via instagram.com/francescoprandoni/
04/11/2015 - 18:30 Scritto da Redazione

Un fundraising per raccogliere 40.000 euro, 1000 musicisti che suonano contemporaneamente per diffondere al mondo una sola richiesta: chiedere ai Foo Fighters di suonare a Cesena.
La genesi di questo progetto folle la conoscete bene, e d'altronde su Rockit abbiamo seguito Rockin'1000 sin dall'inizio, intervistando gli organizzatori e documentando tutte le fasi del "miracolo di Cesena".

Ieri sera è stata la sera: i Foo Fighters sono saliti sul palco del Carisport per suonare di fronte ai 1000 rockers e a tutti gli spettatori che sono arrivati da tutta Italia per assistere a questo concerto storico.  

(Il pubblico fuori, in attesa di entrare nel Carisport)

Gli organizzatori del Rockin1000 sono stati supportati nell'impresa anche dal comune della città, visto che il sindaco Lucchi ha emanato un'ordinanza anti-bagarini messa in pratica dal servizio di sicurezza guidato dal dirigente della Squadra Mobile Claudio Cagnini, con agenti in borghese che hanno sanzionato con multe fino a 500 euro chi ha cercato di vendere abusivamente i biglietti nei dintorni del palasport. 

I cancelli del palazzetto sono stati aperti alle ore 18.30, due ore prima del concerto. Nel frattempo, nel Teatro Verdi (che dopo il live ha ospitato un infuocato afterparty) i mille suonatori di Rockin'1000 sono stati intervistati in vista di un documentario di prossima uscita che racconterà l'impresa dei mille musicisti.

(La band nel backstage)

"Solo noi avremmo potuto accettare una sfida del genere. Questa è la verità".

Questa è una delle tante frasi che i Foo Fighters hanno pronunciato durante il concerto, diventato per tutti i partecipanti (e non solo) un momento assolutamente epico. "Erano in tutto 3000 biglietti", ci spiegano dall'organizzazione del Rockin1000', "i 1000 musicisti hanno avuto diritto di prelazione per l'acquisto. Non hanno previsto che i loro biglietti fossero tutti in un'area, ma sono comunque stati bravi a raggrupparsi. Ormai sono una community compatta e unita, e si può dire che dal 26 luglio non si sono più separati."

Il pubblico era estasiato, grato, contento, esultante. C'era davvero un'atmosfera unica. E la band ha regalato momenti altrettanto magici: oltre a suonare alcune delle loro canzoni più celebri (hanno aperto il concerto con "Learn to fly", ovviamente) verso la fine del live ogni componente della band ha iniziato invece a suonare delle cover, dai Queen ai Kinks.

"Credo che ognuno di noi rockin1000 potrebbe avere il suo personalissimo parere su quale sia stato il momento più bello della nottata", ci racconta Claudia Spadoni del Rockin'1000, "per me personalmente è stato vedere la gente, vedere quella contentezza, una cosa devastante e nutriente. In realtà è stata una serata piena di colpi di scena e di momenti più belli. È stato commovente senza dubbio quando Dave ha fatto un lungo ringraziamento alla nostra iniziativa. È stato unico quando Fabio, il fondatore di Rockin'1000, è stato trainato dalla folla ed è arrivato fino al palco, dove Dave gli ha lasciato il microfono e il trono."

Un altro momento topico della serata è stato quello del "cresta boy". Si tratta di Gabriele Andreucci, uno dei 1000 che certamente non è passato inosservato nel video-appello di luglio. E anche ieri sera ha attirato l'attenzione di tutti, tanto che Dave Grohl stesso lo ha chiamato sul palco. Ecco il racconto dello stesso Gabriele: "durante il concerto Dave ha chiesto dove fosse il ragazzo con la cresta, così due miei amici mi hanno preso sulle spalle per farmi notare ed ha funzionato! Salito sul palco sono corso subito da lui per abbracciarlo e gli ho detto che sapevo suonare quel pezzo, così mi hanno detto di andare alla batteria! Un'esperienza del genere ti lascia emozioni che solo pochi possono capire, ringrazio tutti quelli che erano lì insieme a me a piangere, urlare, sorridere. Questi sono i Foo Fighters, questo è il Rockin'1000, questa è la musica."

Ma la festa non è terminata con la fine del concerto. La nottata dei mille è continuata con un afterparty al Teatro Verdi di Cesena: "durante l'after party al teatro avevamo deciso di fare una jam session con i musicisti che si turnavano fra di loro", raccontano dall'organizzazione, "la cosa unica è stata che Dave ha accettato il nostro invito ed è venuto con Fabio alla festa, suonando assieme ai mille."

(Una jam session tra Dave Grohl e i mille)

Ed è anche grazie al Teatro Verdi che l'impresa di Rockin'1000 rimarrà nella storia: durante le due giornate al teatro gli organizzatori hanno intervistato quanti più musicisti possibili, raccogliendo ore di materiale video che daranno vita a un documentario unico a testimonanza di questa assurda e bellissima storia.

---
L'articolo Foo Fighters a Cesena, il racconto del giorno dopo di Redazione è apparso su Rockit.it il 2015-11-04 18:30:00

COMMENTI (1)

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia
  • ste_pal 9 anni fa Rispondi

    Figata delle figate!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!