SPECIALE: MI AMI 2005, parole per descrivere una magia

(foto di Isa)



E poi ritrovarsi un pomeriggio di giugno adagiato sul letto, mangiato dall'afa come inevitabile carne da preda. Alzarsi anche se non vuoi, e muoversi con i piedi che fanno ancora male, corrosi da scarpe troppo piccole per ospitare tanti passi. C'è una cosa che frulla dentro la testa. Sei mesi di lavoro e la vita che si era vestita d'un obiettivo, assieme ai suoi momenti che avevi visto meno frammentati che in passato. Improvvisamente nella realtà piombano le riunioni, i progetti, gli accordi risolti e quelli no. Tutto viene rimesso in gioco: i preparativi smettono di essere preparativi, crescono frenetici e improvvisamente passano oltre. Diventi una una pallina da flipper che rimbalza su sponde fluorescenti, le cui luci ti abbagliano e non ti accorgi nemmeno di dove vai. Rimane il tempo che cammina veloce mentre la luna fa il suo cerchio nel cielo; la luna che dopo essere rimasta lì a guardare si sposta un po', mentre gli uccellini iniziano a cinguettare come se quella notte fosse stata una delle tante. Non sei a fianco dei sogni e i protagonisti delle favole dormono ancora. Come al solito, non sono venuti (ma hanno mandato una fata, quella l'ho vista).

Nell'indie rock bisogna accontentarsi delle piccole-grandi cose. Un pubblico numerosissimo e fantastico, degli amici colorati che da tutta Italia sono venuti a Milano ad incendiare la metropoli di musica e progetti. Alla fine conta poco che hai tirato su una roba da tremila persone con una produzione che era un pugno scarso di uomini. Quello che conta è passare in mezzo alla gente e vedere i sorrisi, mettersi sulla scala del retropalco e vedere la piazza piena di gente che ascolta, che è lì e vuole esserci.

Era crederci il verbo, così come sperarci. E alla fine è stato. Bellissimo.

E poi ritrovarsi sdraiati su un prato

Anche se, in fondo, sarebbe bastato un grazie

500 battute a band, una maratona di Musica Indipendente

Tutte le foto, minuto per minuto (o quasi)



MI AMI FESTIVAL
17 e 18 giugno 2005
ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini
Milano

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L'articolo SPECIALE: MI AMI 2005, parole per descrivere una magia di Carlo Pastore è apparso su Rockit.it il 2005-06-29 00:00:00

Tag: speciale

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