Mauro Durante meets Justin Adams

Mauro Durante meets Justin Adams

Uno è il leader del Canzoniere Grecanico Salentino ed erede della tradizione di famiglia, l'altro il braccio destro di Robert Plant. Insieme hanno creato un duo che fa musica di rara bellezza e che si esibisce in tutto il mondo mettendo assieme le tradizioni del Sud al blues e i ritmi africani

Se c'è un'esperienza che mette assieme iperlocale e internazionale, folklore e suoni del mondo, è quella rappresentata da Mauro Durante e Justin Adams. Il loro duo è un unicum in Italia, l'incontro tra due assolute "eccellenze" nel proprio ambito.

Mauro Durante, figlio di Daniele e nipote della fondatrice Rina (ma anche la madre, Rossella Pinto, è un altro dei membri fondatori del CGS), è leader, cantante, violinista e percussionista del Canzoniere Grecanico Salentino. Ha 14 anni quando entra nel Canzoniere, ne diventa il leader nel 2007. È il personaggio chiave di un passaggio che "salva" la vita alla formazione e gli dona un futuro, e che ricalca "la prassi tradizionale di trasmettere saperi ed esperienze da generazione in generazione". Nel 2010 esce Focu d’amore, il primo disco del Canzoniere prodotto da Mauro, e nel 2012 Pizzica Indiavolata.

Mauro Durante partecipa dal 2000 alla Notte della Taranta, è protagonista sul palco di Melpignano e nelle mille tournée che la Taranta fa in giro per il mondo, in Europa come in Cina o Medio Oriente. Fa amicizia e crea sodalizi con diversi artisti di livello assoluto, tra cui l’ex batterista dei Police, Stewart Copeland, con cui si esibisce in numerosi duetti. E poi i duo con Trilok Gurtu, Richard Galliano e Zohar Fresco. E infine Justin Adams, con cui la collaborazione diventa stabile, diventa amicizia e un progetto duraturo assieme. 

Adams ha una storia diversa: è chitarrista, produttore e compositore, ed è stato un collaboratore importante di Robert Plant per la sua band, i Sensational Spaceshifters, con lui ha scritto quattro album e fatto diversi tour in giro per il mondo. Ha un'importante carriera da solista e il suo disco Ribbons è stato citato tra i 50 migliori album degli ultimi dieci anni dalla rivista Songlines. Anche come produttore vanta un curriculum importante, soprattutto nell'ambito della cosiddetta world music, avendo lavorato ai dischi di Tinariwen e Rachid Taha. Quando conosce Mauro Durante, invitato alla Notte della Taranta dal maestro Ludovico Einaudi, scatta presto la scintilla.

I due iniziano a creare assieme e danno viota a "un suono crudo e essenziale che commuove e ipnotizza". Sostenuto da Puglia Sounds ed edito da Ponderosa Music Records, nel 2021 pubblicano un disco che è una perla rara, Stil Moving. Un mix senza caselle fisse delle tradizioni del Mezzogiorno, di blues africano e nordamericano, un viaggio estatico tra tra chitarra, violino e tamburi che li ha già portati a esibirsi nei festival di tutto il mondo, dal globalFEST di New York al Womad Adelaide e Nuova Zelanda al Big Ears in Tennesse. E poi i Tiny Desk Concerts e una storica performance dal vivo e in presa diretta degli 11 brani dell’album, andata in scena il 22 ottobre di un anno fa all’interno della “big room” dei mitici Real World Studios di Peter Gabriel a Box, a pochi chilometri da Bath, in Inghilterra, che è diventata un "film".

Insomma, qualcosa di bello, di grande e di raro. Che loro ci raccontano così.  

Adams e Durante in azione
Adams e Durante in azione

Raccontateci il vostro incontro. Quanto tempo dopo avete deciso che dovevate suonare assieme?

ADAMS: Ci siamo incontrati a Notte Della Taranta 12 anni fa. Io mi sono innamorato dell'energia magica di quella musica e del suo legame con le persone. Sono rimasto in contatto con Mauro, e credo sia capitato a entrambi di pensare che avremmo dovuto provare qualcosa insieme. Poi è successo. 

DURANTE: Era il 2011. Ci siamo conosciuti in occasione della Note della Taranta di quell’anno, in ui il maestro concertatore era Ludovico Einaudi, e io il suo braccio destro. Invitammo Justin come ospite, e quando arrivò in sala prove non servì neanche parlare: ci mettemmo subito a suonare insieme. Si può dire che da allora non ci siamo più fermati! Nel corso degli anni ho invitato Justin varie volte a collaborare col Canzoniere Grecanico Salentino; è stato protagonista di alcuni dei momenti più importanti della nostra storia, come la nostra seconda partecipazione al Womad UK e il pazzesco concerto alla Royal Albert Hall di Londra per i BBC Proms. A un certo punto, era il 2018 credo, ci siamo detti: perché non proviamo a fare qualcosa insieme? Ed eccoci qui.

Siete le persone perfette per provare a capire affinità e divergenze tra world music e musica popolare. Ci date una mano?

DURANTE: Per me rientrano nella definizione di world music tutte quelle musiche che sono rilevanti per la storia e le tradizioni della comunità da cui provengono, e che ne costituiscono tutt’ora un elemento identitario. Le gente del posto si deve poter riconoscere in quella musica. La musica popolare, per definizione, raccontava ogni momento fondamentale della vita delle persone, personale e comunitaria. La scandiva in modo comunitario. Ninna nanne, canti d’amore, canti di lavoro, devozionali, musiche a ballo etc rispondevano a precise funzioni legate a specifiche occasioni. Oggi la funzione delle “vecchie” musiche popolari è in parte cambiata, virando verso un fine estetico, legato alla performance, avvicinandola quindi ad altri tipi di musica. Ma rimane la rilevanza, per temi trattati e per la capacità di risuonare nella sfera più intima delle persone.

Mauro Durante
Mauro Durante

E la vostra musica come la definireste? 

ADAMS: Come duo condiviamo l'amore per il potere dei ritmi, per le scale e i modi "antichi". E cerchiamo un approccio sempre contemporaneo e senza alcun vincolo di confini, che sono del tutto irrilevanti per la musica.

DURANTE: Ogni tanto ci scherziamo su, cercando di trovarne una… taranta boogie? Hehe! Forse Mediterranean Trance Blues è quella che ci si avvicina di più. La contaminazione deriva già dall’incontro delle nostre storie, i nostri percorsi musicali e di vita. Non è pensata a tavolino, ma nasce dall’improvvisazione, suonando insieme.

Cosa ci dice l'esperienza del Canzoniere grecanico salentino, che modo altro di stare al mondo propone?

DURANTE: Credo che sia una bellissimo esempio che mostra come una storia locale possa parlare al mondo. Come disse Lev Tolstoj: “Se vuoi essere universale parla del tuo villaggio”.

Justin Adams
Justin Adams

Cosa colpisce di piú del suono di questa regione?

ADAMS: Vista da fuori, la musica tradizionale pugliese mi colpisce perché é una musica emotiva e potente, con radici rurali. Credo che sia dovuto anche alla sua apertura, nei secoli, ai collegamenti con la Grecia, i Balcani, il Nord Africa, oltre che alla tradizione classica occidentale.

DURANTE: In Puglia c’è un fermento speciale, una quantità incredibile di artisti di ogni genere e disciplina, con vere e proprie eccellenze in ogni campo. Mi colpisce la natura duale della Puglia: geograficamente è allo stesso tempo una terra estrema, una penisola dentro la penisola Italica, una finis terrae; ma anche un crocevia nel mediterraneo, ponte verso est e verso il Nordafrica, approdo per numerose dominazioni nel corso dei secoli. Questo si riflette nella nostra lingua, nella nostra cucina, cultura, e nel nostro suono.

Qual è il segreto per rendere sempre attuali le tradizioni e rendere accessibili le musiche di un tempo alle nuove generazioni? 

DURANTE: È una fortuna che questa musica abbia una grande attrattiva verso tutte le generazioni, vecchie e nuove, e ne sia collante. Sicuramente una combinazione di fattori culturali, artistici e politici ha creato le condizioni perché questa scena fiorisse, ma poi non esistono ricette infallibili. Men che meno per trovare una risposta all’ultima domanda. Io credo che una buona scelta sia sempre di non fingere di essere chi non si è, andando a cercare “quello che funziona”. Provo a produrre sempre e soltanto musica che mi piaccia e mi emozioni, in cui riconoscermi. E poi spero che arrivi anche a qualcun altro.

fascetta credits puglia
A cura di Dario Falcini Testi: Dario Falcini, Vittorio Comand Grafiche: Giulia Cortinovis Sviluppo: Giulio Pons, Alex Carsetti