Fine Before You Came - via Mail, 01-07-2009

Il cambio dall'inglese all'italiano, tutto in free download, 7 canzoni emo nel migliore senso del termine, come da tempo non ne sentivamo. "Sfortuna" è un piccolo grande capolavoro: scuro, emotivo, forte. Luca Pancini dei Minnie's ha intervistato per noi i Fine Before You Came.



Siete stati fermi un bel pò. Che cosa è successo nel frattempo?
un sacco di cose. abbiamo cambiato diversi lavori. abbiamo cambiato alcune case. ci siamo ammalati. abbiamo rischiato di lasciarci un paio di volte e poi invece siamo rimasti insieme. ci siamo ritagliati degli spazi di tempo e di testa per provare a fare cose nuove. non sempre ci siamo riusciti. abbiamo passato un lungo periodo ad andare in sala per berci delle birette e chiacchierare semplicemente. una volta sul computer di marino abbiamo visto un porno con un negro con una fava che pareva il braccio di un culturista californiano. non è stato facile fare il disco nuovo. passare all'italiano si è rivelato inizialmente un bel delirio. abbiamo spesso avuto paura di fare del rock italiano. abbiamo imparato a usare la modalità registrazione del cellulare di marcone per cui abbiamo registrato molte prove, molti pezzi. almeno 3/4 li abbiamo letteralmente cestinati perchè non convincevano tutti. ci siamo mandati mille mail al giorno con altrettanti allegati. a volte erano i pezzi altre volte fotomontaggi di pilipella sulla sedia a dondolo. 3 anni sono volati in questo modo. senza troppa voglia di suonare dal vivo e con un sacco di voglia di riuscire a fare un disco in italiano che non sembrasse una raccolta dei b sides dei negramaro ma nemmeno un altro svarione concettuale con una serie di pezzi da ascoltare per forza uno dietro l'altro. e poi sono successe un sacco di altre cose.

Nel disco, sul sito, su MySpace avete spinto sulla storia del pessimismo cronico. Siete davvero presi male o è solo un modo per esorcizzare un momento particolare?
in realtà non abbiamo mai spinto sulla storia del pessimismo cronico. siamo davvero 5 cazzoni. quello che ci ha tenuti uniti per tutti questi anni sono le gag, le risate, la condivisione dello stesso identico senso dello humor. che un pò c'è sempre stato e un pò si è delineato negli anni stando insieme. non siamo persone prese male. affatto. d'altra parte è anche vero che quando suoniamo non riusciamo a non fare musica triste, a non scirvere cose malinconiche. credo che suonare sia sempre stato il solo modo di portare a galla certi sentimenti che altrimenti resterebbero poco esplorati. immaginiamo che sia così per tutti. per voi non è così? la storia della sfortuna alla fine non è altro che una grossa rimozione scaramantica. alla fine è vero che troppe volte si attribuisce alla sfiga una serie di minchiate che non puoi che attribuire a te stesso.

Quanta voglia avevate di ricominciare a suonare?
ne abbiamo un bel pò. quando esce un disco nuovo si ha sempre una gran voglia di suonarlo. ci piacerebbe poter suonare di più. siamo invecchiati però e facciamo fatica sia a organizzarci con la vita che a fare mille chilometri, sputare sangue e sudore, rifare mille chilometri, rientrare a casa alle 6 del mattino dopo aver scaricato il furgone e con nonchalance svegliarci alle 8 per tornare a lavoro. speriamo di riuscire a suonare il più possibile. male che vada ci richiudiamo in saletta a fare un disco hip hop in lingua svedese e a mangiare salmone e patatine al gusto di arachidi. la cosa certa è che o dal vivo o in saletta cercheremo di continuare a suonare il più possibile. almeno fino a quando il gruppo resta l'isoletta felice.

"Sfortuna" è il vostro quarto album. Risentendo la vostra discografia, non avete fatto mai un album uguale all'altro. Questa volta sembra che siate arrivati al cuore della vostra musica, più essenziali che in passato, ma forse ancora più incisivi. E' davvero così?
boh. ci fidiamo di te. noi volevamo solo fare un disco in italiano. un disco di canzoni che si distaccasse totalmente dal chiangone concettuale uscito 3 anni fa. questo è quello che è venuto fuori. non abbiamo seguito nessun criterio per farlo se non il solito metodo ci-troviamo-in-saletta-suoniamo-a-caso-finchè-non-esce-un-qualcosa-che-piaccia-a-tutti. poi -come sai bene, visto che anche voi avete fatto tanti dischi- ogni volta ti sembra di essere più incisivo della volta prima. e forse alla fine è anche vero, che mediamente tutti andando avanti un po' ci si asciuga. poi alla lunga capita anche che a forza di asciugarsi si perdono le proprie caratteristiche e si diventa normali. e si comincia a fare cacare. è a quel punto che saltano fuori quelli che dicono era più bello quello prima. pare però che questo disco stia piacendo un bel pò. ci sono arrivati mille messaggi, mail, commenti molto entusiasti. da quando è in daunlò sul nostro sito, poco più di un mese, è stato scaricato più di 2700 volte. non ce lo aspettavamo. siamo parecchio orgoglioni di noi.

Cominciate ad avere un bel repertorio, in parte costituito da canzoni distanti tra di loro. Che tipo di concerto dobbiamo aspettarci dai FineBeforeYouCame versione 2009? Che cosa rispondete a quelli che vi chiedono di fare "The fine art of losing friends" (del 2001, NdR)?
abbiamo un bel numero di canzoni ma vorremmo suonare quasi esclusivamente "sfortuna". un pò perchè per noi è chiaramente più divertente, un pò perchè ci fa un pò strano fare concerti in cui si canta sia in italiano che in inglese. a chi ci chiede di fare pezzi da "cultivation of ease" (tra un pò festeggia i suoi 10 anni) non possiamo che fare un sorrisone e accontentarli. è sempre bello suonare quelle canzoni, ci siamo affezionati, ci ricordano alcuni dei momenti più belli della nostra vita.

In molti vi hanno chiesto e vi chiederanno il perchè dell'italiano al posto dell'inglese per le vostre canzoni. Al contrario la sensazione di rottura in "Sfortuna" sembra stare nelle nell'atmosfera delle melodie dei pezzi, dirette ma cupe. Alcuni parti vocali ricordano lo stile di Federico Fiumani. Avete seguito un riferimento preciso per la realizzazione delle voci?
l'unico della banda che ha ascoltato i diaframma un bel pò (per lo più le cose vecchie) sono io (Jacopo Lietti, il cantante, NdA). mi è sempre piaciuto tantissimo il modo di scrivere e di cantare di fiumani. credo che sia davvero un poeta. alcune cose nei testi probabilmente ricordano lui, ci sono addirittura delle piccole inconsce citazioni (le parole caldo e verde per esempio). per quanto riguardano i cantati invece non credo che siano molto riconducibili al federico nazionale. per dirla tutta non sono troppo diversi da come abbiamo fatto alcuni cantati del disco vecchio. ci siamo chiusi nella stanza di ripresa con 3 microfoni di cui 2 panoramici e abbiamo urlato a squarciagola (marino è svenuto due volte) che poi non è altro che quello che facciamo dal vivo.

le voci impostate non ci sono mai piaciute un granchè, e comunque io non so cantare per cui non c'erano altri modi di registrare. per quanto riguarda le atmosfere credo che musica e testi si siano vicendevolmente influenzati. dopo dieci anni che si suona insieme non c'è nemmeno più bisogno di discutere troppo le cose a tavolino. vengono piuttosto naturali. e poi è innegabile che ci piace tutto ciò che è scuro, cupo e triste. tipo arnorld quando gli muore il pesce abramo. oh, luca, non è vero che marino è svenuto due volte.

L'ultima volta che ho provato a intervistarvi, eravamo nella stanza nera di Smokers, al Deposito Bulk di Milano. Mi ricordo che vi chiesi per quale etichetta avreste voluto incidere e la risposta condivisa era stata Jade Tree. Oggi ce l'avreste ancora una etichetta dei sogni? Se si, quale?
diremmo proprio di no. erano altri tempi. le etichette discografiche determinavano uno stile, un filone. ai tempi facevamo quella roba lì e jade tree ci piaceva molto come stile di musica e immagine grafica. oggi la cosa non ci interessa affatto. abbiamo fatto 4 dischi e due split. tutti usciti per etichette diverse. adesso probabilmente l'unica scelta comune ragionata e che possa soddisfare pienamente tutti sarebbe uscire per noi stessi, senza il bisogno di intermediari. o, se mai dovessimo continuare a fare uscire i dischi per qualcun altro, la cosa che rimarrà importante sarà farlo con persone amiche che tengono prima a noi che alla nostra musica.

Quando penso ai Fine Before You Came penso a un gruppo di talento che ha sempre dato l'impressione di non preoccuparsi troppo dell'autopromozione, di farsi vedere in giro, di cercare consensi facili. Pensi che questo vi abbia precluso la possibilità di ottenere maggiore successo come band. Ma soprattutto vi interessa o vi è mai interessato avere successo?
stai cercando di dire che non abbiamo successo? in realtà noi ci consideriamo un gruppo di successo. suonare al leo davanti agli amici che cantano "fine art of losing friends", o pensare che ci sono anche solo una manciata di persone per cui alcuni nostri pezzi sono stati e sono tuttora importanti, o andare a roma e suonare davanti a 100 persone che urlano con te i pezzi di un disco uscito da sole 3 settimane per noi è un grandissimo successo. poi se tu parli di successo commerciale quella è un'altra questione, e davvero non ci interessa minimamente.

l'autopromozione poi è una roba che ci imbarazza enormemente. non abbiamo mai avuto un sito. per dirti, adesso l'abbiamo fatto per la prima volta ma solo perchè c'era da veicolare sta cosa del daunlò gratuito, allora l'abbiamo fatto, e già che ci siamo abbiamo detto mettiamoci delle cagate, delle foto, dei video. poi abbiamo cominciato a caricarci le foto e ci siamo messi a discutere perchè ci sembrava troppo autocelebrativo. c'erano tipo dei primi piani intensi che un po' ci imbarazzavano. e dire che siamo anche tutti dannatamente belli.

alla fine è che abbiamo fortissima questa cosa del senso del ridicolo, ci sono un sacco di situazioni che ci sembrano ridicole viste da fuori -soprattutto quando la gente si prende troppo sul serio. e infatti scendere a patti con il ridicolo è una necessità imprescindibile per chi vuole avere del successo commerciale, tranne poche eccezioni.

Che aspettative avete legate a questo disco?
vogliamo ditoni puntati e cori da festa delle medie, microfoni rubati e sudore. cavolo il nostro disco è in italiano, niente più fasulli palyback a la non è la rai. cosa c'è di più bello che vedere qualcuno davanti a te che urla le tue canzoni?

Qual'è l'incantesimo per sciogliere la sfortuna?
non crederci. smettere di attribuire ad essa i fallimenti, i problemi, gli insuccessi. pensare che tutto ciò che facciamo siamo noi a deciderlo e a controllarlo. e quando invece le cose non vanno così basta darsi una bella grattata di coglioni.

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L'articolo Fine Before You Came - via Mail, 01-07-2009 di Minnie's è apparso su Rockit.it il 2009-07-06 00:00:00

COMMENTI (2)

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  • aerock 15 anni fa Rispondi

    :=


    (Messaggio editato da aerock il 09/07/2009 01:10:52)

  • aerock 15 anni fa Rispondi

    fantastico, ho beccato i loro vecchi album su Jamendo in download gratuito!!