DESCRIZIONE
-Descrizione
È questo un testo che parla del controllo (il terzo occhio) e del lavoro precario (in un call center).
L'avvicendarsi degli impieghi per un giovane costretto a subire a testa china, purché sopravviva, anche a costo di firmare contratti fasulli e a tempo ULTRA DETERMINATO.. Qui troviamo richiami letterari, L'ORLANDO FURIOSO e storici, legati al nazismo, vedi Albert SPEER (l'architetto del diavolo), per poi chiudere con il concetto di DUENDE e la figura del POLPO con i suoi reali 3 cuori. Un testo, che a differenza degli altri, lascia un piccolo spiraglio alla speranza e ciò possiamo evincerlo dal ritornello.
Un testo scritto in collaborazione con Katia Farina (kartagine) legato in termini di idee, alla grafica del logo.
-Testo
Il terzo occhio tormenta,
Come l'insetto insinuato
nel verso, percuote il verbo
E ne assopisce le declinazioni
È un iride traditore,
Scruta, non batte ciglio
..è meccanico ingranaggio,
Mentore suicidia
Ariosto depreda il senno
Che dalla luna trabocca,
e come l'untore, cospargi d'ardore,
L'umana disgrazia
Ammaliano le palpebre dei monitor
I telefoni strillano..
Offuscano il timido Orlando
Intento a consumare mestieri
Intanto giovani Speer risorgono,
Sotto i dettami del raich novello
..ma sono ologrammi privi di ingegno
Devoti all'occulto senza saperlo
Ariosto depreda il senno
Che dalla luna trabocca,
e come l'untore, cospargi d'ardore,
L'umana disgrazia
Il terzo occhio,
non è una musa,
è una pupilla, un polpo viscido con i suoi tre cuori.
Orlando è vero, il mondo, si legge anche capovolto.
ingranaggi nelle pupille, del grande capo senza volto.
Questa Epoca non ha un minimo di senno.
occhio viscido coi suoi tre cuori,
polpo viscido che dentro me si dimena.
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L'articolo Artefici - L'era degli Ologrammi (LIVE VERSION) di Artefici è apparso su Rockit.it il 2015-04-23 17:36:19
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