Il Reparto Psichiatrico - Il Gioco Dell'Oca


DESCRIZIONE
IL GIOCO DELL’OCA
Non saranno gli spinelli né una botte di vino
a rendermi le cose un po’ più semplice.
Faccio finta di esser fico,di pensare poco a tutto;
nel silenzio di una stanza ho paura di esser morto.
E lo sai che non siamo poi così diversi,
io lo so che anche tu temi il buio.
Non è mica una novità,
se ci penso ancora un po’ vomiterò

Ho le mani legate,figli di puttana,
ecco cosa rimane da fare.
Ho le mani legate,figli di puttana,
ecco cosa rimande da dire.
Come al gioco dell’oca,figli di puttana,
lancio i dadi per potermi spostare.
Come al gioco dell’oca,figli di puttana,
non ho i dadi per proseguire.

Non so più nemmeno scrivere una canzone
né affrontare le persone,
sono tutte una gran delusione.
Ho provato con le buone ma non è servito a niente.
Diventerò un artista oppure un serial killer.
Me lo disse una strega tempo fa
e penso che sia la verità.
Vieni a giocare,ci manca un giocatore
senza di te non possiamo continuare.
Vieni a cantare,nai na nai na nai naa
nai nai nai nai nai naa.

Non è mica così male la mia vita in un sogno,
il problema sorge quando apro gli occhi e mi risveglio.
Non sono pessimista,è la mia visione:
meglio morti che male accompagnati.

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L'articolo Il Reparto Psichiatrico - Il Gioco Dell'Oca di Il Reparto Psichiatrico è apparso su Rockit.it il 2017-09-05 16:59:41

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