Eh? Festa dei nati in maggio 2001 - Rock, Noise, Elettronica

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Rieccoli! Dopo 3 anni, dal loro primo CD per la collona "Taccuini" del Consorzio Produttori Indipendenti... è buffo: provo uno strano stato d'animo quando ascolto i gruppi dell'ormai estinto CPI e penso ai Marlene Kuntz, agli Ustmamo', a Marco Parente, ai CSI, e prima ancora ai CCCP, e a tanti altri, e c'è come una specie di... nostalgia. Il nuovo lavoro degli Eh?, "Festa dei nati in maggio", risente delle sue origini e suona proprio come suonavano i dischi del Consorzio; in particolare gli Eh? sono autori di un rock sporco, tipicamente noise, arricchito con alcuni suoni elettronici e campionamenti. La voce di Rossela Pompei, in primo piano, recitante e melodica, contribuisce molto all'atmosfera globale del disco, agisce infatti in simbiosi con gli strumenti per creare un clima decadente, spesso cupo e grigio
Quasi da manuale è l'uso dei campioni: si ascoltano voci di repertorio dei documentari fascisti, voci di sentenze recitate in aule di tribunale e di battute di film culto, ma anche suoni d'ambiente (come sirene, versi d'animale, etc.): grazie a questo accorgimento, alla spiazzante trasformazione della ritmica di alcuni brani in una marcia per filastrocca, e grazie a qualche leggero riff sintetizzato, i brani si illuminano, magari per poco, come colpiti da un flash filmato al rallentatore e sfuggono così alla loro stessa pesantezza.

Per quanto riguarda i testi, gli Eh? stessi dicono: "I dieci brani sfiorano molti temi e sono riferiti ad altrettanti spaccati della nostra vita. Nei testi non c'è nessuna ricetta o raccomandazione per nessuno: non ne conosciamo" .

... e il bello è che è facile ritrovarsi negli spaccati di vita narrati dalle parole degli Eh?, ed è quindi facile apprezzare brani come "La parte destra del mio corpo" che narra l'evoluzione delle proprie convinzioni, oppure "Genio Militare", dove spicca l'avversione per il servizio militare e per il nonnismo. Ma anche altre situazioni narrate risultano vicine, se non altro per essere state d'attualità in tv, come la tragedia del Kursk narrata con lo stile del Bregovic più tranquillo in "Voennii ghenii crasnooi armii".

Insomma, un disco valido e ricco, non facile per chi non è avvezzo al noise, ma sicuramente interessante per tutti gli appassionati del genere. Restano però diverse cose da limare, perchè ogni tanto i pezzi del puzzle non combaciano perfettamente.

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La recensione Festa dei nati in maggio di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-02-20 00:00:00

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