Exilia Rightside up 2000 - Rock

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Energici e potenti. Questi sono gli aggettivi che probabilmente meglio si prestano a descrivere gli Exilia e la loro musica. Il gruppo milanese, un perfetto power-trio chitarra-basso-batteria cui si aggiunge la trascinante voce della giovane Masha, mostra di aver appreso perfettamente la lezione del miglior hard rock di stampo anglosassone, ma lo propone in una versione fresca e aggiornata tanto nei suoni quanto negli arrangiamenti. Senza soffermarci sulle indiscutibili abilità tecniche dei quattro (hanno tutti alle spalle importanti collaborazioni con svariati artisti della scena italiana e internazionale) va sottolineato come gli Exilia rinuncino a qualsiasi tipo di virtuosismo fine a se stesso, sfruttando invece la grande esperienza accumulata per puntare su ciò che conferisce “il tiro” ad un pezzo, non deviando mai da questo obiettivo. Il muro sonoro del gruppo, reso da una sezione ritmica precisa e “scalciante” è arricchito dai riff della chitarra che, ora taglienti ora più delicati e ipnotici, giocano perfettamente con la versatilità interpretativa della cantante. Per certi versi potrebbero ricordare in parte i Guano Apes, soprattutto per quel che riguarda i pezzi più “pesanti”, ma rispetto al gruppo tedesco gli Exilia sembrano più attenti all’aspetto melodico di ogni brano, soprattutto negli incisi, sempre accattivanti e cantabili. Masha e i suoi mostrano comunque di muoversi con disinvoltura all’interno dei due registri, quello più duro e quello più dolce, e ne è un ottimo esempio la power ballad “Sweet rain”, morbida cantilena che progressivamente porta a un ritornello grintoso ed esaltante. Oltre a quello appena citato, segnalerei tra i brani dell’album “Keep on breathing”, “Baby doll” e una versione stralunata e martellante di “Venus” (un hit della fine degli anni Sessanta portato al successo qualche anno fa dalle Bananarama!). Visto anche il discreto seguito che si sono creati dal vivo, con diverse importanti esibizioni in Germania e Austria, credo che nelle loro esibizioni live gli Exilia non tradiscano le attese create dal loro lavoro in studio, anzi trovino il terreno ideale per far muovere la gente al ritmo del loro rock pulsante, “sudato” e coinvolgente.

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La recensione Rightside up di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-04-30 00:00:00

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