Vinicio Capossela Solo Show Alive 2009 - Cantautoriale

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Cosa significa essere dentro un live di Vinicio Capossela? Suoni, immagini, sensazioni. Scontato dirlo. Meno ovvio, ma senz'altro necessario, che il consueto disco dal vivo sia accompagnato da un dvd girato e montato benissimo, che percorre un'intera serata nel corso del SoloShow portato in giro da Vinicio nei teatri italiani. Buona parte del disco/dvd è occupato dai pezzi tratti dall'ultimo lavoro di studio, "Da solo". Un disco che era scuro e – va da sé – solitario, ma che nelle tracce dal vivo prende la forma di un affresco sorprendentemente corale. Tante tessere che trovano una collocazione fatta di rimandi che finalmente emergono nella loro pienezza. L'altra parte del live è un'esplosione di tutto ciò che potete immaginare. Di suoni, parole, strumenti, freak, spettacolo, vaudeville, coriandoli. Capossela si appropria di un palco pieno di oggetti scenici e lo governa da mattatore, sapendo bene quando è il caso di prendere la scena e quando invece di lasciarla all'accolita di talentuosi che si porta dietro. Così, il finale con "All'una e trentacinque circa" sembra proprio messo lì a sottolineare la distanza, enorme e nulla, che sta tra il pianobar fumoso degli esordi e un allestimento che non ha eguali in Italia. Qualche anno fa, ai tempi della sua antologia e prima di scrivere "Ovunque proteggi", Capossela disse in un'intervista che aveva deciso di fare una raccolta per quelli che non lo conoscevano, per aiutarli ad ambientarsi nel suo mondo prima che accadesse qualcosa di grande, di sorprendente. Ecco, quel qualcosa ce l'abbiamo adesso tra le mani, nelle orecchie e negli occhi. E no, non ha niente di scontato.

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La recensione Solo Show Alive di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-02-06 00:00:00

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