The Candies >leaving our homes 2001 - Rock, Noise, New-Wave

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Non inganni il nome dei vari guest, a cominciare da quel John Convertino che milita, fra gli altri, negli ormai famosi Calexico. Questo disco d’esordio, infatti, ci mostra una band tutt’altro che vicina alle sonorità di frontiera - o almeno la frontiera classicamente classicamente intesa in ambito musicale.

Fugati quindi i possibili equivoci, diciamo subito che il succo sonoro di “>leaving our homes” è riconducibile al concetto (genere?) ‘noise’, per distaccarsene, però, in ogni singolo brano (!!!). Non sono impazzito, ma penso sia l’unico modo possibile per spiegare un album tanto bello quanto complesso nelle sue atmosfere. Stiamo infatti parlando di strutture che fanno delle dissonanze la (sembra un paradosso!) ‘melodia portante’, tanto che gli interventi degli ospiti ci sembrano funzionali allo spirito artistico del disco, proprio perché assecondano in pieno gli intenti di Giulio Calvino & co..

“>leaving our homes” ci mostra, perciò, non solo una formazione matura che sa già cosa vuole ottenere, ma anche una band in grado di rielaborare quegli input musicali che non rientrano certo nella tradizione del ‘made in Italy’ in ambito musicale. C’è quindi chi ha parlato di June Of 44, chi di Unwound e chi, persino, di Blonde Redhead, forse per la stessa attitudine nel plasmare le sette note. Non non fatichiamo ad accodarci a questi riferimenti per spiegarvi la proposta dei Candies, ma ci preme aggiungere una nota importante, ovvero che il terzetto lombardo non deve essere affatto considerato come semplice emulo dei gruppi sopracitati, bensì un progetto che ha tutte le carte in regola per competere con grandi nomi a livello internazionale. Ciò, naturalmente, detto senza falsa retorica.

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La recensione >leaving our homes di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-07-12 00:00:00

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