SolenoiD Across a sea of suns 2001 - Jungle, Elettronica, Drum & Bass

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Ve lo dico subito: se siete rockettari accaniti, con le idee musicali chiuse e indissolubilmente legate ai tempi in 4/4 e se volete sentire uscire chitarre distorte, basso e batteria dalle tracce del vostro cd, non andate oltre a leggere questa recensione. Ma se invece amate le sperimentazioni elettroniche o se semplicemente siete amanti della musica a trecentosessanta gradi, senza limiti di etichetta, allora lasciatevi incuriosire da questo primo lavoro di SolenoiD. E’ un progetto ideato interamente da una sola mente, quella di Davide Valecchi, 27enne toscano cresciuto a suon di Coil, Goldie, Aphex Twin, Chemical Brothers ed in genere tutto il panorama dell’elettronica. Dopo i lavori di musica industriale del progetto DiagonalChains e la sperimentazione dark-ambient di Aal, sono oggi la jungle e il drum’n’bass le manìe di SolenoiD ed in questo suo lavoro ci va pesante. Quando metti sul lettore un cd del genere ti devi lasciare andare, spararlo a tutto volume e non prenderlo certo come un disco di rock o di pop. E’ suono cerebrale eppure fisico, astratto e concreto. Ti fa sognare e ballare, cullare e fantasticare. I suoni e gli effetti di “Across a sea of suns” sono stati curati abbastanza bene, ed il “viaggio” verso mete lontane è garantito: si va nello spazio, in altre galassie, immaginando mondi davvero lontani, proprio come ci avevano abituato i maestri inglesi ed americani del genere. Ascoltando questi brani si rischia la paranoia, o forse occorre aver già raggiunto questo stato mentale per potersi sparare l’intero lavoro. La jungle di SolenoiD è molto lenta rispetto a quella che normalmente si balla nei raves o nelle discoteche che la propongono. Direi piuttosto che in questo lavoro domina il drum’n’bass, di quello tosto, massiccio, ossessivo. Il genere è questo, se lo si vuole apprezzare bisogna farselo entrare nel cervello, per poi far rimbombare dentro tutto il corpo i ritmi ripetitivi del synth e dei campionatori. Per finire, non mi resta che augurare un buon “viaggio” a chi vuole lanciarsi nelle sperimentazioni di SolenoiD.

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La recensione Across a sea of suns di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-07-29 00:00:00

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