Gang Dalla polvere al cielo 2010 -

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Capita di passare una sera in redazione e scoprire che tra le decine di cd in attesa di giudizio compare anche questo doppio live dei Gang; sarà stato l'effetto amarcord, ma alla vista ho pensato che dopo anni di mancata frquentazione dei lavori dei fratelli Severini, una raccolta dal vivo con 21 canzoni (presumibilmente le migliori del repertorio) potrebbe forse avere un senso in questo momento storico. Non foss'altro che a distanza di quasi 20 anni un brano come "Socialdemocrazia" sembra scritto oggi, trovando ogni riferimento a persone e situazioni (ancora) tristemente attuali. Se infatti bisogna riconoscere alla coppia di marchigiani il grande merito di allora nel saper tradurre in musica le contraddizioni di un'Italia che dopo oltre tre lustri é ancora oggi ostaggio di una (classe) politica il cui interesse esclusivo é quello di realizzare programmi di governo ispirati da logge massoniche, d'altra parte ci pare che nel corso degli anni ai due fratelli sia mancato quel colpo di reni necessario per smarcarsi dalle formule tipiche della loro cifra stilistica. Ciò non toglie che questo doppio cd assolve brillantemente al compito assegnato, ovvero quello di ripercorrere i fasti di una band all'apice del processo creativo; non a caso "Dalla polvere al cielo" nasce come bootleg destinato ai fan del sito ufficiale e solo in seguito viene pubblicato ufficialmente grazie al contributo dell'etichetta Latlantide. Per i fan storici, quindi, una bella occasione per riascoltare i classici nella versione live che, a parte qualche episodio non proprio riuscitissimo ("Johnny lo zingaro"), godono di un ottimo trattamento anche se, ribadiamo, la resa sonora é proprio quella tipica di un bootleg. Peccato solo per come sia avvenuto l'assemblaggio della tracklist, siccome sarebbe stato preferibile ascoltare la presa diretta di un concerto singolo piuttosto che una serie di canzoni pescate nelle occasioni più svariate - e di cui non ci é dato sapere le location viste le pochissime informazioni riportate sul booklet.

Da qui, perciò, nasce una domanda: che senso ha (ri)pubblicare un bootleg senza un minimo sforzo nel tentativo di arricchire l'oggetto? E' vero che il mercato discografico, soprattutto quello italiano, affronta una crisi ormai decennale, ma di fronte ad operazioni del genere non riusciamo a capacitarci del perché, prima di (ri)mandare alle stampe, non ci si sieda a tavolino per restituire una - seppur minima - dignità a quell'oggettino argentato.

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La recensione Dalla polvere al cielo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-09-07 00:00:00

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