Farabrutto Estremoriente mediocre occidente 2010 - Rock

Estremoriente mediocre occidente precedente precedente

Una capacità comunicativa straordinaria. Il trio veronese alza con "Estremoriente mediocre Occidente", la posta in gioco, il livello di guardia, le parole scelte. Chitarra acustica, mandolino elettrico e "ground drums", undici tracce cadenzate da passi ben piantati in terra, che si muovono perfettamente a loro agio in terre ricche di nevrosi, lande che sgorgano emotività, lambi narcotici. Il songwriting è liricamente coinvolgente, testi che hanno un peso specifico, perfettamente in simbiosi con la stuttura rock che avvolge l'intorno. Piacere per la sperimentazionale e appetibilità radiofonica, la vita schiacciata da un'omologazione culturale imperante, l'infanzia da ritrovare, le corse a perdifiato per non morire calpestati. Stracciano qualsivoglia retorica possibile, omaggiano la cura e l'attenzione testuale di grandi band come i Perturbazione, attraverso una voce dai colori sanguigni, che fa da filo narrante e persegue volontariamente la suggestione ipnotica. Una buona prova, da ascoltare con attenzione e una nutrita dose di curiosità.

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La recensione Estremoriente mediocre occidente di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-12-03 00:00:00

COMMENTI (4)

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  • doclive 14 anni fa Rispondi

    Ottima recensione, bellissima e sincera la frase: "Una capacità comunicativa straordinaria"

  • doclive 14 anni fa Rispondi

    molto bene

  • farabrutto 14 anni fa Rispondi

    Album in anteprima in ascolto surollingstonemagazine.it/mus…

  • farabrutto 14 anni fa Rispondi

    I Farabrutto sono: Luca Zevio, Niccolò Sorgato e Sbibu.

    Beh, sono anche visionari ma crudi testi, scritti e interpretati da Luca, che convivono –a
    volte litigandoci un po’ e di proposito- con
    nervosi e schizofrenici riff elettrici, tempi dispari,
    sincopi, svisi, giri di chitarra squisitamente acustica, curiose percussioni, mandolini imbizzarriti, giocattoli, momenti psichedelici,
    atmosfere acide, finali improvvisati, intrecci


    melodici, ululati e divertiti deliri.
    Canzone d’autore di nuova forma folk-rock, sì, ma non si pensi a nulla di etnico perché potrebbe risultare fuorviante. Non si pensi, questo è il punto perché musicalmente alla base stanno ricerca e sperimentazione ma anche incoscienza e puro ludibrio.
    Le parole, insieme. Le parole sfidano, approfondiscono, abbracciano e poi inghiottono. Concentriche. Luca descrive esperienze e personaggi del quotidiano, o si immedesima in figure talvolta ai margini e spesso ostinatamente e fastidiosamente aggrappate alla vita.
    I Fabrutto abusano con cura e perizia di: chitarra classica (Luca), mandolino elettrico (Niccolò) e curiose percussioni (Sbibu suona seduto a terra: una sorta di “ground drums”).

    Estremoriente Mediocre Occidente è stato registrato, al Cat Sound Studio (Badia Polesine), con l’apporto al basso del prezioso compagno di viaggio Enrico Terragnoli e il contrabbasso di Mario Marcassa nella canzone Contenimento. Freecom ha creduto ancora nei Farabrutto, arricchendo la registrazione del tocco di Mirko Nosari al missaggio, ma lasciandolo sostanzialmente inalterato e pubblicandolo. Spontaneo e diretto come se fosse live.
    Proprio come ci piace.

    Buon ascolto!