Mood Green Side 2010 -

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Ancora tanto, tantissimo alla primavera, e dedichiamoci dunque a sonorità invernali che s'abbinano con stile alla pioggia battente come a te che l'ascolti dietro ai vetri, quel gocciolare cadenzato che segna mesi e umori come fosse un malinconico passaggio obbligato. E tra il vacillare sereno e il dolore che traccia contorni limitati dove muoversi un poco ci abbandoniamo alle chitarre sofferte baciate dai sussurri di "Lone way", allo zucchero leggero e volatile che prende un sapore più deciso in "Feelings are never wrong", senza per questo non trovare spunti più concreti e attitudine allo strappo melodico che ricorda molto i Sonic Youth ("Kiss the nature"), viaggi psichedelici senza una meta precisa tra post-rock e difficoltà a prendere sonno ("Sleepy doll"), e una chiusura gotica e profondamente triste con "Verde".

Seppure ricco e intenso, questo disco tecnicamente presenta molti problemi che ne impediscono un ascolto rilassato, pagando il prezzo di una mediocre produzione. La materia prima è lodevole, il lavoro di lima necessario: arricchendo l'impasto musicale con un basso e con un lavoro in studio più accurato, i Mood possono fare davvero bene.

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La recensione Green Side di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-01-27 00:00:00

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