Babalot s/t 2001 - Alternativo, Pop rock

s/t precedente precedente

Portano in dote una cospicua quantità di talento questi ragazzotti romani che, accorpati sotto il nome di Babalot, ci regalano un CD zeppo di idee interessanti, articolate su tematiche diverse ma sempre sorrette da una notevole ispirazione.

Se é vero che Riccardo Sinigallia alla domanda sulla "scuola romana" risponde con un "boh?!", é innegabile che nella capitale esiste un sottile filo che unisce l'indole di molti musicisti, portandoli a comporre con modalità che presentano evidenti similitudini.

I Babalot non si sottraggono alla regola e riescono a muoversi con buona padronanza in quella forma canzone sbilenca e ricca di elettronica che fa il verso ai Tiromancino, cercando personali variazioni sul tema attraverso incursioni indie e sfrisate di lo-fi minimale.

Alcune piccole gemme meriterebbero una heavy rotation radiotelevisiva, penso alla melodia sospesa di Morte di una Medusa, o alla giocosa rivisitazione de La Gatta di Gino Paoli che i Babalot trasformano nell'ossessione de Il chitarrista, o ancora a Ferie Mentale nella quale riverbera uno sbiadito eco di Rino Gaetano.

Purtroppo i Babalot difettano ancora in continuità e non riescono a mantenere la concentrazione per tutti i dieci brani del loro lavoro, diluendo la loro carica espressiva nella ricerca forzata di un "colpo a effetto" che quando riesce scatena applausi in standing ovation, ma che li espone al rischio di provocare qualche sbadiglio di troppo.

Una formazione con una matassa pregna di un sontuoso potenziale artistico, che se riuscisse a trovare il bandolo giusto potrebbe costruirsi un futuro ricco di traguardi prestigiosi.

Vivamente consigliati a un produttore serio e motivato...

---
La recensione s/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-09-17 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia