Miss Takes Demo 00 2001 - Rock

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Molto spesso si avverte l’immaturità di un gruppo fin dalle note biografiche. Non si tratta solo di una questione di forma, tipo parlare di sé in terza persona, ma soprattutto di un anelito artistico che appare del tutto spropositato. Leggiamo come i Miss Takes descrivono la propria musica: “La loro matrice sonora trae ispirazione da moltissimi generi musicali (…) ne deriva un suono che potrebbe essere etichettato come post-rock, con potenti irruzioni noise anche se non gradiscono essere etichettati con un genere poiché si sentono molto liberi musicalmente e propensi a sperimentazioni diverse.” Ora, sarebbe già un’impresa riuscire a realizzare un noise che suoni irruente, o un onesto post-rock che non annoi. Pensare che ragazzi di 20 anni riescano a fondere diversi generi musicali e si sentano talmente sicuri dei propri mezzi da poter sperimentare liberamente senza condizionamenti esterni fa perlomeno sorridere: o mi trovo per le mani quattro ‘nuovi Mozart’ oppure sono solo quattro mentecatti.

La musica dei Miss Takes in realtà ha ben poco di sperimentale, e benché siano percepibili alcuni tentativi di aggiornare le sonorità (soprattutto in “Il soffitto”), le soluzioni armoniche e ritmiche sono quanto di più stantio ci si possa attendere da un gruppo esordiente e le loro fonti ispiratrici non vanno oltre i tre nomi sacri dell’indie rock italiano: Marlene Kuntz, CSI, Massimo Volume.

Prima di affermare di essere all’avanguardia sarebbe cosa buona e giusta aver ascoltato almeno qualche centinaio di dischi.

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La recensione Demo 00 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-10-01 00:00:00

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