The Dining Rooms Numéro deux 2001 - Pop, Elettronica, Alternativo

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Ha ormai qualche mese di vita questo disco firmato dai milanesi The Dining Rooms, alias Stefano Ghittoni e Cesare Malfatti, entrambi coinvolti in progetti ben più impegnativi, ma ugualmente dediti alla cura di questo divertissement, che si colloca a metà strada tra l’easy-listening e l’elettronica ‘di consumo’.

“Numéro deux” è perciò un album piacevolissimo che presuppone un predecessore di cui il sottoscritto non ne conosceva l’esistenza e tutt’oggi ignora il contenuto; al contrario, il duo aveva già provveduto a remixare vari nomi della scena musicale italiana (La Crus e Bedroom Rockers fra le ultime cose), fornendo così utili indizi a chi non frequentava i solchi dei loro cd. Così, i tredici brani di questo disco (ri)mettono in mostra una predilezione dei due per canzoni dai contorni malinconici e crepuscolari, fusi con i bit delle macchine; ne deriva così un canovaccio sonoro a suo modo originale, dove arrangiamenti prossimi a gruppi come Lamb, (certi) Massive Attack, il Moby di “Porcelain” e, naturalmente, le colonne sonore scritte negli anni ’70 da Piero Umiliani, ritornano sotto forma di suoni che alle tentazioni tecnologiche contrappongono un filtro di natura umanista. Questo particolare aspetto caratterizza la cifra stilistica della band, superlativa soprattutto quando ascolterete l’elettro-funky-blues di “Lucy”, il liquido incedere di “Verso il sole”, la dolcezza semi-acustica di “Sei tu” e il languido strumentale “Catania city blues”.

Il nostro consiglio è di (ri)scoprire progetti sicuramente poco visibili rispetto alla media, ma dal gusto indubbiamente sopraffino.

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La recensione Numéro deux di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-10-04 00:00:00

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