Smart Cops Per proteggere e servire 2011 -

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Anticipiamo subito i detrattori: avercene di band che suonano come i The Hives!

Perché se l'accusa principale da muovere agli Smart Cops é quella di replicare il sound di Pelle Almqvist e soci, siamo i primi a concordare. Però quando scatta il play, "Per proteggere e servire" lo ascolti tutto d'un fiato… e pure volentieri! Pensi infatti che sia il caso di fottersene di rimandi e citazioni quando trovi finalmente un album che magari nulla ha di "rivoluzionario", ma di sicuro serve ad aumentare il tasso di adrenalina nel corpo per quella manciata di minuti in cui l'ascolti. Oltre a ciò il quartetto ha, secondo l'immaginario tipico del genere, il classico physique du role, proprio come te lo aspetteresti.

One, two, three… l'inizio é al fulmicotone: "Realtà cercami" é un assalto sonoro di un minuto e mezzo che apre la strada a "Vesciche in guerra", altra staffilata su cui dovrebbe scattare un pogo violento ovunque voi siate. Poi ci sono "Il cattivo tenente", "Facile bersaglio" e "Gambe levate", forse le tracce che pagano il pegno maggiore alla band di "Veni Vidi Vicious" e "Barely legal" - ciò nonostante il risultato finale é da applausi… o da pogo forsennato se volessimo essere didascalici.

Il resto, da "Meglio insabbiare" (sorta di "White riot" di clashiana memoria con assolo centrale) a "La soffiata" sono proiettili r'n'r che bruciano rapidamente, mentre la conclusiva "Sangue d'Africa" sembra richiamare l'epoca del paisley underground, risultando una piacevolissima variazione sul tema.

Sarò sincero: é da un bel pezzo che nel genere non si sentivano canzoni che facessero scattare la molla, e per di più qui si canta in italiano. Poi, come di consuetudine, i quattro veneti sarebbero da vedere su un palcoscenico per intuirne l'effettiva portata, ma al momento si può affermare con assoluta certezza che conoscono e applicano alla grande i canoni di riferimento. Se avete un debole per il r'n'r, gli Smart Cops sapranno come colpirvi al cuore.

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La recensione Per proteggere e servire di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-02-16 00:00:00

COMMENTI (10)

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  • bisius 13 anni fa Rispondi

    Non mi pare siano un gruppo per adolescenti e non mi pare assomiglino granchè agli Hives. Piuttosto tanto punk classico, Nuggets a manetta e parecchie striature beat. E' un disco apparentemente cazzone, ma in realtà parecchio più stratificato di quanto non si possa pensare. "Sangue D'Africa" la mia preferita, con quella melodia strisciante sottesa sotto il muro di chitarre...

  • lucifersam 13 anni fa Rispondi

    a me sembra un grosso baraccone studiato a tavolino...
    non siamo nel '77
    e mi sembra che di cattiveria, spirito punk, poliziotti, tenenti ecc...sti ragazzetti ne sanno ben poco

    un gruppo da adolescenti che fa musica facile per adolescenti...il che non è per forza un offesa...anzi, magari la mia è solo invidia visto che adolescente non lo sono più! :)

  • faustiko 13 anni fa Rispondi

    ah, ah... grande! :]

    ti dirò: io, una volta vista la copertina, mi ero avvicinato al disco anche un po' sfiduciato, proprio perché avevo paura di ritrovare un'altra band inutile nel genere. e invece mi hanno piacevolmente sorpreso...

    poi, su tutto il resto, é questione di gusti...

  • ilfrusta 13 anni fa Rispondi

    Bravi, bei pezzi e gran tiro anche se forse troppo derivativi.

  • cesareparmiggiani 13 anni fa Rispondi

    Anche a me ricordano molto gli Hives... ovviamente con le debite proporzioni. Però direi che sono bravi.

  • rudefellows 13 anni fa Rispondi

    ma certo il tiro c'è non si questiona... dico solo che le strutture melodiche non mi sembrano memorabili, e il cantato in italiano a volte sembra un po' forzato... certo è determinante che cantino in italiano ma ciò che dico io è che all'interno del genere si potrebbe farlo meglio (non mi riferisco ai testi, è unicamente un discorso metrico-melodico).

    per quanto riguarda l'immaginario, riusciranno ad evitare gli stereotipi del punk ma non quelli della band alternativa-menosa (vedi bio caricata su "Sala Stampa"). d'altro canto, hanno un bel look, molto caratteristico.

    lo dico subito prima che il solito difensore d'ufficio/troll mi dica che rosico, che ho pregiudizi ecc: non li conosco, nè personalmente nè li ho mai visti dal vivo, ho solo sentito i pezzi e letto la rece. scusate la pedanteria, ma so come vanno a finire ste cose poi...

  • faustiko 13 anni fa Rispondi

    a differenza degli hives cantano in italiano (sembra ovvio scriverlo ma è un fattore determinante...) e non sono così "cazzoni" (a livello di liriche) come gli svedesi. però musicalmente hanno quel tiro lì.

    poi c'é tutto il discorso del punk come immaginario... e rispetto a tanta altra roba sul genere riescono ad evitare gli stereotipi che ci dobbiamo sorbire da anni - e per questo mi piacciono.

  • faustiko 13 anni fa Rispondi

    Ascoltati le canzoni, guagliò...

  • musicaperdrogati 13 anni fa Rispondi

    citare gli hives parlando degli smart cops mi sembra piuttosto fuoriluogo e fuorviante... il commento di rudefellows lo conferma... namedropping a caso su rockit?

  • rudefellows 13 anni fa Rispondi

    posso dire che li ho ascoltati qui e su myspace non mi convincono? nel senso, si sente che hanno un bel tiro, bei suoni e sicuramente dal vivo spaccheranno, ma mi sembra che le canzoni siano parecchio simili tra di loro e i cantati non "prendano", a livello melodico intendo... tanto per dire, gli Hives faranno sempre le stesse quattro cose, ma le loro canzoni le canti al secondo ascolto... per non parlare dei riff...