Milaus Milaus 2001 - Rock, Indie, Alternativo

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Nel momento in cui mi accingo a scrivere questa recensione, non so neppure se su Rockit è già stato scritto qualcosa in merito alla band in questione, tra l’altro una delle più osannate dell’ultimo periodo nel mondo dell’underground italiano.

D’altronde se un’etichetta - la Cane Andaluso per l’esattezza - decide di (ri)dare alle stampe un demo autoprodotto che ha già diversi mesi di vita, ci sarà pure un perché. Noi ci limiteremo a raccontarvi il nostro di ‘perché’, siccome l’omonimo album dei Milaus merita una segnalazione, non foss’altro per l’artwork e la confezione di questa riedtion, già bella al tatto e alla vista.

Il contenuto, invece, è una delle tante versioni nostrane dell’indie-rock, con un’occhio di riguardo alla musica dei seminali dEUS; e qui, a differenza degli Elle, l’idioma non è quello nazionale, bensì l’inglese. Quindi i punti di contatto con la band di “In a bar under the sea” sono vari (l’uso del violino su tutti), anche se l’approccio alla materia da parte del quintetto italiano è, inevitabilmente, più grezzo, visti gli anni di esperienza che alle spalle ancora non hanno. Ciò non toglie che il prodotto affascini in più di un passaggio, soprattutto quando i cinque provano a coniugare l’atteggiamento naif con una primitiva ricerca della forma-canzone (“Aladar”); ma anche quando rielaborano modelli d’Oltreoceano (“Fuga (escape) idea”, “7th song”) oppure cercano vie di fuga alternative (“Mr. Day), il gioco riesce quasi sempre.

Naturalmente i Milaus possono fare meglio (ad esempio migliorare la voce), ma sicuramente non tutti all’inizio fanno così bene. Ci auguriamo, perciò, che anche in futuro si possa dire lo stesso, se non ancora meglio, della loro musica.

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La recensione Milaus di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-12-17 00:00:00

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