Bugo Sentimento westernato 2001 - Cantautoriale

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Sentimento Westernato non è solo un album, ma un vero e proprio tuffo nella mente di uno degli ultimi eroi a piede libero sulla nostra penisola

Ammetto di aver scritto tante volte questa recensione, ogni volta con parole diverse, ma senza riuscire mai a trovare una forma che mi convincesse, perché raccontare Bugo è come descrivere il sapore dell'acqua: così semplice che è troppo difficile da spiegare.

Sentimento Westernato non è solo un album, ma un vero e proprio tuffo nella mente di uno degli ultimi eroi a piede libero sulla nostra penisola.

La musica di Bugo è pura rappresentazione del quotidiano, spogliata da ogni inutile orpello per entrare dritto nel cuore della realtà. Una Poesia che non cerca rifugio in se stessa, lasciandosi colpire in pieno da tutto quello che capita intorno pur di non fare la fatica di spostarsi.

Un talento così genuino da sembrare surreale.

Bugo passeggia malinconico sulla propria musica, con lampi di genialità talmente accecanti che viene da pensare che neanche lo faccia apposta. Un cantastorie depresso e disarmante, che si affaccia sul balcone per raccontare la provincia con gli occhi di chi ha bevuto troppo la sera prima.

Bugo è il cugino che tutti vorrebbero avere. Lo zio che da piccolo ti controlla gli organi genitali. L'amico che ti vomita in macchina. Il calciatore che dribbla l'intera squadra avversaria e sbaglia a porta vuota. Il bastardo che ti frega la ragazza. Il chitarrista apprendista che strimpella solitario sulla spiaggia in cerca di nuovi amori.

Ma Bugo non è solo uno specchietto retrovisore in cui guardare le giornate, Bugo è soprattutto un Musicista, magari appena svogliato e confusionario, ma forse per questo capace di suonare il rock'n'roll come il pop, il blues come il country, lasciandosi trasportare da una bassa fedeltà troppo disordinata per essere premeditata.

Nella sua Musica ci sono le chitarre, l'ironia, l'elettronica, il vino, le distorsioni, i sigari, la melodia, la depressione, le ballate acustiche e le cose storte.

Per tutti questi motivi Sentimento Westernato è semplicemente bello, ma proprio bello.

Basta metterlo nel lettore e se ne scorre via in santa pace, sia che vi mettiate sul letto con le cuffie, sia che abbiate gli operai dentro casa.

I brani sono quattordici e l'unico modo per descriverveli con precisione sarebbe quello di regalare un disco ad ognuno di voi, magari rimanendo nascosto nella vostra stanza mentre ve lo ascoltate, così da avere la certezza che avete finalmente trovato un nuovo idolo...

 

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La recensione Sentimento westernato di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-01-22 00:00:00

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