HarshcorePonytail, Ponytales2011 -

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Più esplorazione che musica, più concetto che disco, questo lavoro del duo Luca Sigurtà/Tommaso Clerico (nelle loro rispettive multiformità), accompagnati da una pletora di artisti ( To Live and Shave in L.A., Zeek Sheck, Bologna Violenta, Madame P, IOIOI, per citarne alcuni), sembra incarnare con certo gusto fin de siecle, l'amore pionieristico per la ricerca – spersi tra il vaticinio del crollo di un sistema e l'alba di una nuova epoca.

Certo, sotteso c'è lo smacco sardonico dei padri Throbbing Gristle, così come non è difficile ravvisare il negativo da electro scura di uno scatto sui Suicide ("Violent Cop"), ma per il resto il lavoro viaggia su un solco piuttosto personale. "Divar" s'apre ad allure post-glitch, tra nastri looppati e field recordings, prima di soggiacere all'ambiente nero come il cuore del Kaiser di "Neko Case in The Bluegrass", e se un raggio di luce c'è, entra per tramite vocale e barocco (gli adamantini vocalizzi di Madame P) in "Ponytail, Ponytales pt.2".

E' uno spazio eterogeneo e pure unitario, se riesce ad assemblare hip hop pencolante ("U Smilin") e aliena no wave, senza che l'ascolto ne venga compromesso. Disco esoterico e forse un po' ostico, ma profuso di una qualità rara: l'onestà.

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La recensione Ponytail, Ponytales di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-09-01 00:00:00

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