Xilema Lapix 2001 - Rock, Elettronica

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Dopo i due singoli "La mosca" e "Origami" pubblicati durante lo scorso anno, alla fine del 2001 l'ensemble milanese ha dato alle stampe il suo primo album su major grazie al fondamentale aiuto del produttore Franz Di Cioccio. I risultati di questo 'cambiamento' sono contenuti in "Lapix", disco che, diciamolo subito, tende a ridimensionare la vena naif del gruppo per dare ancora più spazio ad un linguaggio pop di più facile fruizione. I singoli citati in apertura, non a caso, rappresentano al meglio questa nuova tendenza, che comunque non incide su tutto il lavoro e di fatto non snatura la ricetta originale del sestetto.

Basta infatti ascoltare tracce come "Grottesco" - e in parte "Rimalarima" - per ritrovare gli ardori dell'esordio perché ricollocate in un contesto che prevede inserti di elettronica molto azzeccati (che a quanto pare sono dovuti all'apporto in fase di regia di Marco Posocco).

D'altronde proprio questi nuovi 'accorgimenti', non inediti per la band ma sicuramente più ordinati rispetto al passato, potrebbero indicare la strada verso cui tendono i Nostri nel futuro più prossimo. Nello specifico ci riferiamo a "Mai-ali", "Rotta 6", "Quattro punk" e "Genesi", il lotto di brani che forse rappresentano il trait d'union tra ciò che è stato è ciò che, forse, potrebbe essere.

Però siamo ancora lontani dalla realizzazione di un album che contenga canzoni memorabili, perché non bastano espressioni artistiche relativamente originali - com'è il caso degli Xilema - per partorire opere di tal fatta. Ma in fondo questi ragazzi sono solo agli inizi e se si avrà la pazienza di aspettare è probabile che un giorno riusciranno nell'impresa.

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La recensione Lapix di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-02-28 00:00:00

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