Compilation Red House Blues 2002 - Rock, Noise, Indie

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Questo progetto che prende il nome di “Red House Blues” - simpatico gioco di parole a ricordare sia lo studio ove è stato concepito e realizzato, sia uno dei titoli doorsiani più famosi - è ormai il 15° titolo del catalogo GammaPop e rispecchia per filo e per segno quell’hype che caratterizza tutte le produzioni finora realizzate.

Eppure, a vedere la serie di ‘incastri’ che stanno dietro al cd, non diresti proprio che tutto il processo di realizzazione delle 7 tracce sia da attribuire a persone che mai prima d’allora si erano trovate a suonare insieme. O meglio: il punto in comune tra Sean Meadows (già June Of 44) e Laundrette si chiama David Lenci - uno dei personaggi che riteniamo più influenti per quanto riguarda le sonorità in ambito indie - che già aveva avuto modo di lavorare con entrambi.

Di fatto, il terzetto costituito dalla chitarra di Lucio Febo, dal basso di Massimo Bartera e dalla batteria di Marco Carlini, si è aggregato ai due in prossimità della fase di registrazione, ovvero quando i brani erano già stati concepiti e mancavano solo le session definitive. Il risultato, ottenuto in poco più di 62', è sorprendente: linee melodiche dal sapore ‘antico’ si fondono con le aperture ‘post’ che da sempre caratterizzano i suoni delle 3 ‘entità artististiche, producendo atmosfere a volte rarefatte, altre volte quasi torride (“Air Afrique”). In alcuni casi si può persino riconoscere il tipico incedere sincopato dei tre Laundrette, soprattutto negli intro, ma il canovaccio dei pezzi è un affascinante ibrido di matrice indie che vi lascerà a bocca aperta per l’azzeccata scelta dei suoni (non a caso).

In definitiva, “Red House Blues” è uno di quei (pochissimi!) dischi/progetti che merita l’appellativo già utilizzato in sede di recensione per i Lo-fi sucks!; ovvero che è un lavoro ‘classicamente moderno’, per di più pregiato e di assoluto valore.

Ulteriori parole si sprecherebbero: (ri)mettete mano al portafoglio, please…

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La recensione Red House Blues di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-03-22 00:00:00

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