Soundtrack per elfi dei boschi. Un disco autunnale, nonostante la primavera.
ELF è il moniker dietro il quale si cela Samuele Palazzolo. "Sospesi nel tempo doppio" è il suo secondo album in full lenght. E' un album che lascia ampio spazio a brani strumentali, ricco di sperimentazioni che partono dall'indie rock, passando per derive psichedeliche, mantenendo una vena intimista e a tratti anche un po' malinconica.
Il brano iniziale, "La sorpresa", ci accoglie con un elettro pop cantato in inglese. Una peculiartià di questo album è infatti quella di avere tutti i titoli in italiano, ma le lyrics quasi completamente in inglese. Anche la seconda canzone mantiene una vena pop, mentre il terzo brano, "Fuga da Spinaceto", vira decisamente verso uno psych più sperimentale. La linea vocale viene spesso messa da parte in favore di uno scorrere instancabile dei suoni, messi in fila con sapienza e maestria, ed il virtuosismo degli strumenti. Onirica è anche "Buste di Vento", sembra quasi una ninnananna un po' tetra, è più una sperimentazione ed un incontro di suoni. Ascoltando "Sospesi nel tempo doppio" vengono in mente spesso i Verdena, i Motorpsycho, e i Pixies, ma anche un bel po' dei Pavement. Alcune brevi canzoni ("Ghiaccio", "Interludio") ci portano verso la seconda parte del disco, caratterizzata da tracce più corte e malinconiche. "Sovrappensiero e fraintendimento" ci regala qualche sprazzo di elettronica che si armonizzano perfettamente con la vena psichedelica e lo fi.
Con i delicati arpeggi de "La canzone delle tartarughe" ELF mette il sigillo e la parola fine ad un disco mai noioso e ricco di spunti interessanti, che è un perdersi nei suoni sognanti della natura e dell'inconscio, tra brani che crescono e brani più riflessivi e rilassanti.
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La recensione Soli Nel Tempo Doppio di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-04-10 00:00:00
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