The Strange Flowers The Grace of Losers 2011 - Rock, Psichedelia

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I Fiori lisergici che profumano dell'immortale passato

Quella dei pisani Strange Flowers è una carriera ventennale, alla quale si aggiunge un nuovo tassello con "The Grace of Losers". Tra citazionismo della vecchia Albione e con molte incursioni stilistiche nel nuovo continente, questi Strani Fiori, ci donano un album dal forte accento sixties, coperto da un leggero manto lisergico e ricco di melodie ad alta digeribilità.

Apertura tra applausi e pecore (“Hemerick G.”) e poi giù senza tregua tra garagismi vari (“A Million Word To Say”), britpop trincerato (Green Madhouse Resorts Inc.”, “Shampoo Girls”), aciduli sentori su piega pop (“Evelyn's Face”) e sfaccettature stilistiche a metà tra dylanismi e neopsichedelia Dream Syndacate (“Saddie Maggie”). L'interessante chiusura Tom Pettyana di “The Mouse On The Shore” mette il punto ad un disco godibilissimo nella sua interezza.

Nulla di rivoluzionario se non il passato rivisitato con onestà, passione e coerenza d'intenti, senza apparire eccessivamente riverenti. Ciò che si ascolta è frutto di un sano piacere, che tende a regalare attimi di spensierato intrattenimento.

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La recensione The Grace of Losers di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-02-09 00:00:00

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