John Woo Woodoo 2001 - Lo-Fi, Punk, Noise

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Riuscite ad immaginare un incrocio tra i Jesus Lizard più roots, gli One Dimensional Man più sporchi (nel suono) e i Delta 72 più ruvidi? Ebbene, se la vostra immaginazione arriva a tanto, l’esordio del quartetto veneziano dovrà assolutamente far parte dei vostri ascolti. In poco più di mezz’ora, infatti, i Nostri condensano 17 tracce che rifuggono qualsiasi standard pop alla ricerca, invece, di un sound che potrebbe anche rimandare a certi Birthday Party più selvaggi del solito.

Qui non c’è traccia di forma-canzone o di sperimentazione avanguardistica, ma solo atmosfere torride al limite della melodia, ottenute strapazzando pelli di batteria e corde di bassi e chitarre, senza contare le continue incursioni delle tastiere (hammond?) che si infiltrano nelle decadenti strutture sonore come spine nel fianco.

Dentro “Woodoo” (un titolo, un programma…), però, è il caos a farla da padrona, anche quando tracce ‘orecchiabili’ come “Compleanno pop svedese” sembrano tradire improbabili parentele con il genere nominato nel titolo. Per non dire degli assalti hard-core di “Searching”, “Gli alieni sono qua” e “Sick head”, tre delle tante tappe obbligate per una indimenticabile discesa ngli Inferi.

Con queste premesse il live show della band sarà quantomeno uno spettacolo infuocato che rimarrà impresso nella mente degli spettatori in maniera indelebile. Verificheremo quanto prima che ciò accada, ma nel frattempo questo lavoro gode degli apprezzamenti più sinceri.

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La recensione Woodoo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-08-06 00:00:00

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