Borderline Symphony Ragazze con pistole 2012 - Rock, Pop, Indie

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Mai sentito parlare di pop svizzero? Ebbene c’è: intelligente, misurato, elettronico, si muove tra varie influenze stilistiche e promette molto bene.

Oggi ho sbattuto contro un’osservazione, ovvia ma sfuggevole più volte: se non lavori, i soldi prima o poi finiscono. E inciampando nella realtà che troppo spesso tento di scansare, avevo proprio bisogno di pop: una doccia di note ben fatte e cantate in un italiano che se ne infischia della metrica, con un’infinità di riferimenti che vanno dai nineties ai Baustelle, toccando anni sessanta, Charlatans, Breeders, Teenage Fanclub e mettiamoci pure Oasis e Morricone. Del resto, l’intento della band è chiaro: “Un duo che non vuole essere innovativo”. Appunto. E cosa c’è di male se il risultato è un buon sound, pezzi che funzionano, ritornelli che entrano subito in testa e ti ritrovi a canticchiare mentre passi l’aspirapolvere (così puoi urlare senza che i vicini ti sentano)?

L’apertura con “Per Qualche Euro In Più” omaggia i western di Sergio Leone e si colloca perfettamente in linea con la mia osservazione di oggi, ergendosi a colonna sonora del mio epico duello con la crisi, mentre “La Notte Del Dottor Dolce Vita” ci porta direttamente nel mood dominante dell’album: schianti poppeggianti ed elettronici, immediati quanto la fame e la sete, liriche attente che raccontano piccole storie, assaggi di quotidiano o riflessioni notturne, anche se a volte le parole, forse anche per la succitata non aderenza alla metrica, non sono del tutto comprensibili. Alcuni brani, come “Settimana Snob” e “Terrorismo!”, sono davvero irresistibili e arrivano all’istante, altri si immergono con nonchalance in altri generi, come le atmosfere punk di “Ora Di Partire” con tanto di ritornello in inglese o “Bella Per Noi” coi suoi atteggiamenti new wave: ma, nonostante le innumerevoli influenze e le incursioni trasversali, c’è uno stile, un modo di porsi, che per un’opera prima autoprodotta è notevole.

Oggi ho capito che devo trovarmi un lavoro, sarà stato il pop, o il gruppo svizzero ché in Svizzera secondo me lavorano tutti, allora quasi quasi vado là, comunque un bell’esordio. Bravi.

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La recensione Ragazze con pistole di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-12-01 00:00:00

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