Preceduto da due singoli smerciati tra il 2001 e il 2002, “Punkmotocross??” dei Medusa arriva nei negozi in un momento in cui in Italia il punk e generi affini sembrano essere anche un fenomeno commerciale - cioè che a tutti gli effetti producono fatturato. Se consideriamo, poi, la media delle band che riescono a totalizzare le mille copie, i 4 torinesi non dovrebbero incontrare alcun ostacolo a totalizzarnee un discreto numero. Scrivo ciò per il semplice fatto che questi ragazzi, i quali già hanno le spalle due dischi con la Drama records, conoscono almeno i ‘fondamentali’ e sanno interpretare il genere degnamente. Certo, il punk contenuto qui dentro non è rivoluzionario, anzi strizza decisamente l’occhio a standard pop, ma rispetto a molti altri prodotti che occupano negli scaffali la stessa posizione, si lascia ascoltare e ritorna nel lettore anche nei momenti in cui non è indispensabile la massima attenzione.
Infatti, la ricetta non sfrutta sempre e comunque gli stessi ingredienti: in “Papa Diegone”, ad esempio, si cerca di contaminare la proposta con arrangiamenti d’archi, mentre la conclusiva “Sistemato” è un gradevole ska con accelerazioni hard-core. Il resto dell’opera è sulla scia di quanto ascoltato finora nei singoli, con piccole variazioni che rendono l’intero album più che gradevole e, in più di una occasione, ballabile.
Scontato scrivere che il lavoro è indirizzato agli amanti del genere; tutti gli altri, invece, rivolgano altrove l’attenzione, poiché ci semra difficile possa interessar loro questo tipo di contenuti.
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La recensione Punkmotocross?? di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-08-27 00:00:00
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