Compilation 15id 2002 - Strumentale, Sperimentale, Alternativo

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La Raving Records organizza per noi un raffinato contest culinario, radunando a Pisa ben quindici chef, provenienti da ogni parte d'Italia, intenti a presentarci il proprio modo di miscelare i più dispari ingredienti sonori e, vista la tipologia e la qualità dei vari "piatti", possedere un palato fine è un requisito imprescindibile per apprezzare a dovere il contenuto di questa "15Id.Fifteen Italian Dishes".

Mai come in questo caso vale forse la pena spendere la rischiosissima parola "alternativo" per indicare il mood di una compilation dal taglio decisamente obliquo, che cerca di fotografare, da nord a sud, alcune tra le migliori realtà "disallineate" che circolano nella nostra penisola.

L'elenco è quantomai intrigante e i sapori entrano spesso in piacevole contrasto, lasciando comunque un sottile retrogusto comune ad ogni proposta.

L'ottimo easy jazz minimale dei bolognesi Caboto. La splendida iterazione strumentale degli Slope che con Xanadu rendono giustizia anche al Coleridge più malato. Lo spettacolare noise dilatato della Formichina degli Abarthjour Floreale. L'ossessionante post-noise sperimentale degli Appaloosa, ammirati quest'anno ad Arezzo Wave. La recitazione soffocata dei paesaggi impossibili dei Lillayell. L'elettronica binaria degli 8brr con la minimale Commodore_65. L'apertura lisergica degli I haven't seen a yeti yet con la docile melodia sghemba di Ode to carol a.. L'impeto delle dissonanze chitarristiche degli Zero Tolerance For Silence.

Potrei continuare elencando uno per uno tutti i quindici brani della raccolta, ma lascio a voi scoprire le delizie contenute nelle restanti portate di questa interessantissima compilation, il cui unico limite è forse legato ad una certa difficoltà di approccio all'intero sound, che non di rado rischia di oltrepassare le soglie di tolleranza dei timpani meno allenati.

Al di la del valore strettamente artistico, e' comunque fuor di ogni dubbio che questa opera merita di essere apprezzate a prescindere, perchè dimostra, ancora una volta, come nella nostra penisola sia possibile costruire qualcosa di buono attraverso la cooperazione, senza necessariamente rubarsi le briciole vicendevolmente.

Ora sta a voi premiare questa iniziativa... e mi raccomando... portatevi uno stuzzicadenti!

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La recensione 15id di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-10-16 00:00:00

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