Dedo remix - 2006​/​2012 2013 - Elettronica, Ambient

Disco in evidenza remix - 2006​/​2012 precedente precedente

8 remix che ridanno una luce nuova alle canzoni. Un piccolo disco di sentimento

Primo grande obiettivo: cuore in ralenti, respiro. Certo, a dirselo così è più che altro scontato (sono pur sempre electro-cardiogrammi IDM, dream-gaze, lo capisci dal primo istante dove vogliono andare a parare). Piuttosto Stefano "Dedo" Panzera aggiunge ulteriore carica emotiva a questi pezzi, come se prima di tutto fosse solo una questione di pancia. Naturale o facile che sia, per uno come lui, che viene dalla scena della wave storica (negli anni '80 basso degli Intelligence Dept, baluardo dell'underground ferrarese che lavorava a colpi di bpm e delay molto prima di tanti altri), questa compila di remix seminati e raccolti a maggese nel corso degli ultimi sei anni è un piccolo disco di sentimento.

Dentro: i port-royal (con due pezzi storia & manifesto) riletti alla luce di una sensibilità seduta a cavalcioni tra 90s e anni doppiozero, l'ambient dei Boards Of Canada e certe glitchate di scuola Morr. Poi, Blume assieme a Il Cielo di Bagdad, Go Dugong ft. Welcome Back Sailors e un altro paio di act stranieri (segnatevi Absent Without Leave). E, come si diceva, il cuore prima di tutto. Perchè Dedo ha la grande capacità di trasportare il colpo di frusta, il fiore che si schiude del pezzo originale, nell'andamento atmosferico del remix tutto. L'allegro chirurgo che gioca a farti stare bene, o male, fai tu, e a scioglierti l'anima con un paio di colpi bassi. Un'orchestra di synth intera che arriva oltre i confini mitteleuropei, alle nebbie e ai beat di Bristol. Nostalgia e sentimento, per l'appunto. Non siamo dalle parti di velluti contemporanei, è poco ma sicuro, e forse un disco come questo avrebbe trovato la sua via più consona e naturale qualche anno fa.

Ma rimane comunque un ottimo ed efficace esercizio di memoria (e sentimento, giusto per ribadire). Otto pezzi che possono tranquillamente, in punta di piedi, diventare la colonna sonora di un paio di pomeriggi grigi di quest'inverno. Senza esagerare ovvio, che il fegato pompa ancora sangue in petto e lo zucchero è ormai inflazione pura dopo queste feste.

---
La recensione remix - 2006​/​2012 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-01-14 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia