Oldpolaroid Nina 2013 - Lo-Fi, Folk, Elettronica

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Pura raffinatezza lo-fi: il passato in B/N di certo pop confidenziale ‘50/’60 si tinge di nuovi colori tra elettronica, folk e gentili sfumature jazz

Non un ascolto, neanche due, tre forse bastano appena per farti apprezzare nel suo agrodolce splendore quel pungente sapore retrò, quell’aroma di tempo (piacevolmente) perduto a rispolverare ricordi e anemiche fotografie o a ridisegnare col pensiero sbronze e amori opacizzati dagli anni sopra le note di un caldo vinile scricchiolante. Gli Oldpolaroid sono figli del loro nome e, come in una sorta di missione rivendicativa, tirano a lucido il passato per rivalutare il presente, perché se è vero che il passato alla fine dei conti non è migliore del presente stesso è anche vero però che musicalmente riesce quasi sempre a sorprenderti meglio (loro lo chiamano “revanscismo pop”, perché no?).

Al timone di una rodatissima, quanto bohémienne, macchina del tempo Francesco Cipriano, Enzo Cimino e la brava Zoe Berlin - supportati dalla presenza illuminante di Alessandro Fiori (capomastro di una valente schiera di collaboratori) - zigzagano nostalgicamente tra remoti recessi sonori in B/N, a tratteggiare una specie di fumosa Pleasantville dei tempi moderni, semplicemente rimodulando le confidenziali atmosfere anni ‘50/’60 alla luce di suoni attualissimi e contaminati: il soft-jazz felino di “Connie won't let your family adopt a cat”, la Bjork garbata di “Dreambox”, gli Stars retrodatati di “Better of wet”, le swingerie rocambolesche di “Dear Mum”, il romanticismo chiaroscurale di “Not a love song” che riecheggia la Mama Cass Elliot di “Dream a little dream of me”, le piroette indiepop dei Belle and Sebastian di “If I was a painter”, i pastelli bucolici dei Kings Of Convenience che punteggiano “Ballad of the sicilian fisherman” e il carezzevole congedo folky affidato a “Chaz is cookin' a cake” sono manna benedetta per bloccare una volta per tutte la clessidra in orizzontale nell’attesa di momenti migliori…Perché in fondo, presto o tardi, “le cose accadono, punto e basta”.

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La recensione Nina di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-08-22 00:00:00

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