Ogni giornoIl fine settimana, due anni dopo2013 - Hardcore, Screamo

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Una grande prova per l'hardcore screamo italiano

“Il fine settimana, due anni dopo”: la settimana cominciata dagli Ogni Giorno due anni fa si completa dei giorni mancanti in questo LP d'esordio della band genovese (chitarra e batteria provengono dai Do Nascimiento), ma è una settimana scompigliata, rivoltata, disordinata, come se i giorni fossero venuti fuori spontaneamente, come quando ti svegli la mattina e non sai bene che ora sia né di che umore sei, come se si avverasse quel sogno di poter scambiare il martedì con un venerdì, o un giovedì con una domenica, come tutti vorremo, almeno una volta.
La settimana degli Ogni Giorno risuona di puro hardcore, stringe alla giugulare dell'emo, e rimbalza tra uno screamo tremendamente spontaneo e sottolineature spoken word che giungono sempre a ridare slancio all'intera storia. E spingono ancora sui momenti sing-along che ci aspettiamo quando è arrivato il tempo per tutti di urlare: “Come prima / Più di prima / Ti amerò”.
Non un disco da primo ascolto, ma un sound che va digerito per abituarsi agli stop & go, le chitarre a briglia sciolta, i brani noise-dilatati come “Mercoledì”, gli intermezzi rock di “Sabato”, i paesaggi post-rock di “Martedì”. Dritto al cuore della faccenda quando si parla di ideali e omologazione, dove si riflette su una ricerca di noi stessi tutta da esplorare e costruire, tra le urla che si rincorrono di “Venerdì”: “Seguendo il progetto originale / unito ad un delirio di equità / […] NO! Lo faccio per me in vista di tutto quanto / Nulla di più logico che sparire / […] Riconoscere la falsità dei vostri luoghi comuni / Accendere la luce e poi accorgersi semplicemente che non eravamo capaci di guardare” - tutta ve la vorrei trascrivere, per quanto sono belle le parole degli Ogni Giorno.
Un lavoro curato, come dimostra anche l'artwork del disco che (non sto esagerando) è uno dei più belli che mi sia capitato di vedere negli ultimi anni: cofanetto nero con scritte argentate, con all'interno sette cartoline splendidamente illustrate dall'artista Francesco Farabegoli, e gli occhioni del gufo della Flying Kids Records, l'etichetta di appartenenza, a fissare te che ascolti. Un pezzo da avere a tutti i costi nello scaffale, che contiene il lavoro già solido di una band che, pure, crescerà ancora.

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La recensione Il fine settimana, due anni dopo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-07-11 00:00:00

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