Es [Veneto] The mistercervello lp 2002 - Lo-Fi, Indie, Alternativo

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Fattisi notare già all’epoca del primo demo intitolato “Musica tedesca tric e troc”, i veneti Es esordiscono sulla lunga distanza con un album che segue le stesse coordinate del lavoro precedente, ma in più vanta una maturità artistica decisamente consolidata.

Ales & co. non sembrano aver avuto fretta nel confenzionare questo loro secondo genito, preferendo la calma e la pazienza ad una produzione frettolosa e magari poco rappresentativa delle personali caratteristiche. I Nostri potevano infatti rischiare di sembrare dei semplici ‘citazionisti’, avendo nel proprio dna grosse porzioni di lo-fi e di attitudine ‘slacker’; non che entrambi siano venuti meno, ma con quest’opera ci sembra siano riusciti a darne un’interpretazione decisamente originale.

Affascinano perciò i risultati ottenuti su “The mistercervello lp”, anche se avremmo sperato ci sorprendessero. Ma forse è chiedere troppo a una band di fatto ancora giovane, e comunque capace di partorire canzoncine che non sono poi canzoncine, ma che hanno buone dosi di pop il cui unico difetto è di essere ancora fin troppo acerbo. Può però capitare che azzecchino sia il riff giusto (“Endo”) che la canzone per intero (“Uomo uovo”), e allora pensi che in futuro potrebbero riservarci grosse sorprese.

Non che il presente sia meno ‘promettente’, ma l’unico dubbio è relativo alle mini-song che non sempre fungono perfettamente da ‘trait-d’union’, poiché spezzano il ritmo di un lavoro che si caratterizza in primis per gli sbalzi dumore. Così, solo calandoci completamente nei panni del quartetto, si potranno capire esperimenti apparentemente illogici quali “Judy california”, “Hipster testamatta popstar” e “Praline” (quest’ultima, compresa la ‘traccia fantasma di metà disco’, sicuramente la più ispirata di tutta l’opera).

Ci sono poi episodi più ‘ragionevoli’ come “Comfortevole/Azzurro superiore” e “Musicardiaca” (sospese tra atmosfere post-rock e accenni noise) che ci aiutano a recuperare il senso dell’orientamento, ma alla fine di ogni ascolto la sensazione predominante è spesso di straniamento. Aspetteremo la prossima puntata per capire il valore del terzetto, sicuri che “The mistercervello lp” costituisca una tappa fondamentale per una maturità ancora da raggiungere.

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La recensione The mistercervello lp di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-01-28 00:00:00

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