Sound Of Soul 12 Eanáir 2013 - Rock, Progressive, Alternativo

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I moti dell’anima in un disco che andrebbe ascoltato live

Partendo dal presupposto che i Sound of Soul sono una band che andrebbe ascoltata live, “12 Eanáir”, il secondo disco registrato in studio, non delude, ma nemmeno esalta. Il titolo ("Eanáir" in irlandese significa "gennaio") testimonia l’importanza del periodo passato in Irlanda prima del ritorno in Italia: i concerti nei tipici locali irlandesi e il contatto con la musica locale sono stati fondamentali per la formazione dei Sound of Soul, abruzzesi di nascita e anglosassoni per acquisizione.

Pnsare alla musica irlandese implicherebbe pensare a sonorità celtiche, ecco, nei Sound of Soul non c’è niente di tutto questo. C’è invece la tendenza a creare una musica mai banale che parte da esperienze studiate e suonate per trovare nuove forme: i suoni del rock più classico sono conditi con sprazzi di elettronica, la voce di Paolo Traini alterna le urla ai sussurri, la potenza delle chitarre elettriche si alterna spesso alla melodia di quelle acustiche. E le tendenze opposte non si annullano, ma si arricchiscono.

Tutti i brani seguono più o meno questo percorso altalenante che in qualche modo corrisponde allo scorrere della vita: mai uguale a se stessa, fatta di influenze utili per poi trovare la propria forma. E poco importa se alla fine i suoni o la voce non sono sempre precisi. L’importante è ascoltare a cuore aperto e il disco risulterà piacevole.

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La recensione 12 Eanáir di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-09-12 00:00:00

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