Dead Heat Bosco EP 2014 - Dark, Ambient

Disco in evidenza Bosco EP precedente precedente

Nuova ragione sociale degli Esperanza, non disattende le alte aspettative

Continua l'emozionante avventura dei tre esperanti ora sotto il nome di Dead Heat. Lo stile è quello riconoscibile del loro eccezionale album della fine del 2011, un mix di jam con gli strumenti, comunicativa pop e sperimentazione della forma. “Bosco” è il numero sognante che dà il nome all'uscita: voce sfatta, arpeggi di chitarra, field recordings, percussioni sparse; nella sua oscura e locomotoria versione remix a cura del berlinese Lucy (Berghain) pare quasi il contraltare da club a “Jaipur”, dal soprannominato primo album dei nostri. “The Dam” ha un sapore ancora più vicino al linguaggio che ce li aveva fatti amare: un malinconico pianoforte e screziature di chitarra introducono un inarrestabile groove in 4/4 con aperture floydiane ancora nelle chitarre, synth ottanteggianti e di nuovo il pianoforte a preparare l'arrivo di due linee di voce affogate nel pitch down. Ci pensa poi lo svedese The Field a portare con eleganza quest'altro germoglio verso territori quasi progressive house. Troppo poco per dire dove andranno i tre esperanti, molto per dire che il livello non disattende le alte aspettative.

---
La recensione Bosco EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-02-18 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia